Juventus, testa al campo dal 6 dicembre: tre punti da cui ripartire
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Juventus, testa al campo dal 6 dicembre: tre punti da cui ripartire

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Juventus, testa al campo dal 6 dicembre: tra squadra, allenatore, risultati. Ecco i tre punti da cui ripartire

Dal 28 novembre ad oggi: il mondo Juventus si è capovolto, ha cambiato le sue radici. Dalle dimissioni dell’intero CdA alle nomine di Scanavino e Ferrero, passando per le tante, tantissime, intercettazioni emerse in questi giorni. Dall’extra-campo al campo, perché dal 6 dicembre i bianconeri tornano ad allenarsi alla Continassa per ripartire, dare un segnale, concentrarsi sulla ripresa. E proprio sotto questo aspetto, sono tre i punti da cui da ripartire.

Allegri

Il primo è certamente Massimiliano Allegri. L’allenatore è al centro del progetto sportivo di ripartenza della Juventus, come sottolineato dallo stesso John Elkann: «Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Il tecnico avrà un compito importante, fin da subito: creare una barriera con l’esterno, tappando le orecchie della squadra per concentrarsi solo e unicamente sul campo. Lavoro, soltanto lavoro: nessuna distrazione o voci. Un denominatore comune da trasmettere alla squadra in questo momento: compattezza. Max ritroverà dal 6 i primi giocatori, e sarà l’occasione per iniziare a ricostruire. O meglio, per ripartire da dove si aveva finito.

La squadra

«Dispiace tantissimo, il presidente Agnelli è un grandissimo uomo, però la vita calcistica va avanti e noi calciatori daremo tutto per la maglia nonostante il caos di questi ultimi giorni». Così ha dichiarato Wojciech Szczesny direttamente dal Qatar, confermando lo spirito comune del voler guardare avanti, oltre la siepe, e lasciarsi alle spalle questa situazione. Allegri ritroverà un gruppo meno nutrito alla ripresa degli allenamenti al JTC: saranno presenti gli italiani, orfani del Mondiale, Bonucci, Chiesa, De Sciglio, Gatti, Kean, Miretti, Perin, Pinsoglio. Oltre a Fagioli, che il 18 novembre aveva lasciato il ritiro della Nazionale per via di un risentimento al piede destro (nulla di preoccupante) e Locatelli, che ha già iniziato la sua preparazione in anticipo, con la Juventus Next Gen. La lista comprende anche Cuadrado, Soulé e soprattutto Paul Pogba. Il centrocampista francese ha proseguito il suo programma di lavoro in questa sosta Mondiale, tra palestra e messaggi ai tifosi: «Certo che voglio tornare in campo». Il Polpo proseguirà nel suo lavoro personalizzato dal 6 dicembre alla Continassa, fissando l’obiettivo per il ritorno in campo da gennaio. Una prima fase a cui seguiranno amichevoli (già fissata quella del 17 dicembre all’Emirates Stadium con l’Arsenal) e il graduale rientro dei vari giocatori impegnati nella Coppa del Mondo.

I risultati

Ripartire certamente dai risultati. Una striscia positiva che ha permesso alla Juventus di chiudere il 2022 al terzo posto solitario, a -2 dal Milan secondo e -10 dal Napoli capolista. Scavalcate Udinese, Roma, Atalanta, Inter e Lazio dopo un avvio di campionato molto altalenante. E i numeri parlano chiaro: sei vittorie consecutive dopo lo stop contro il Milan a San Siro, e 0 gol subiti. Allegri riparte dalla miglior difesa della Serie A da gennaio in poi, con il calendario che mette la Juve dinanzi a diversi pericoli. Si comincia in trasferta con la Cremonese, poi nell’ordine Udinese in casa, Napoli in trasferta, Atalanta e Monza in casa (contro i brianzoli anche l’impegno in Coppa Italia del 19). Parola al campo, ora.

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