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Assemblea degli Azionisti Juventus 2022: il discorso di Agnelli – VIDEO
Assemblea degli Azionisti Juventus 2022: parla Agnelli sull’approvazione del bilancio, Consiglio di Amministrazione
(inviato all’Allianz Stadium) – Questa mattina si è svolta l’Assemblea degli Azionisti della Juventus. Sul tavolo non solo l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2022 (perdita di 239,3 milioni), ma anche la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, l’approvazione di un piano di compensi basati su strumenti finanziari denominato “Piano di Performance Shares 2023/2024-2027/2028”, la nomina di un amministratore per l’integrazione del consiglio di amministrazione e l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. A prendere la parola è stato l’ex presidente Andrea Agnelli. Juventusnews24 ha seguito LIVE l’evento.
Prende la parola Massimo Della Ragione, Amministratore Indipendente.
«Negli ultimi mesi Juventus ha dovuto affrontare sfide senza precedenti. Il CdA ha analizzato elementi ricevuti dalle autorità, è stato un lavoro molto impegnativo nell’interesse di Juventus e di tutti gli azionisti. Tra settembre e dicembre ci siamo riuniti più di 10 volte, nello stesso periodo si è regolarmente confrontato con revisori. Sono state richieste riflessioni e analisi supplementari. A seguito del lavoro svolto, il Consiglio ha deciso di rivedere alcune stime, comunicandole al mercato in piena trasparenza. Il Consiglio continua a esercitare la governance su altre tematiche. Dopo aver completato il nostro lavoro e completato il bilancio al 30 giugno 2022, ne abbiamo condiviso le ragioni sottostanti. Abbiamo supportato la società in questa fase, vi ringrazio per l’attenzione».
Parla Agnelli.
«Dimettermi non è stata una decisione facile. Oltre ad amare la Juve, mi sono impegnato al massimo per ottenere i risultati ottenuti, in campo e fuori. Sono stati risultati straordinari. Ho assunto questa decisione in piena serenità, resto fermamente convinto del buon operato di tutti questi anni, opinione confermata anche nelle ultime settimane dalle analisi di numerosi esperti: Juventus dimostrerà in ogni sede le sue buone e legittime ragioni. La società è chiamata a difendere la propria posizione. Io personalmente sono convinto di aver operato bene in questi anni e i rilievi nei nostri confronti non sono giustificati. Ciononostante la società dovrà continuare a tutelare gli interessi del club. Ho ritenuto opportuno fare un passo indietro, per evitare che si potesse anche solo pensare che le scelte e le decisioni che verranno prese da qui in avanti fossero condizionate dal mio coinvolgimento personale. Juventus, quindi, viene prima di tutto e di tutti. Fino alla fine».
- Bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 e deliberazioni relative. Prende la parola Stefano Cerrato, Chief Financial Officer & Investor Relator che illustra la situazione.
Parla Roberto Spada, presidente del Collegio Sindacale: «Il Collegio, in occasione del bilancio del 5 dicembre, ha richiesto al CdA l’approfondimento di alcune tematiche. Il Consiglio ha esaminato queste tematiche e il Collegio ne ha preso atto. Anche con riferimento alla manovra stipendi e al tema plusvalenze, distinte e non sovrapponibili, ha invitato la società al rafforzamento di procedure interne».
Iniziano le domande gli azionisti.
Prende la parola l’azionista Luciano Moggi: «Questo applauso mi commuove. In tanti si domandano perché ho chiesto di venire e di parlare. Ci ho pensato su, tutti vi vedevo come tifosi eccezionali dalla tribuna e ora sono qui con voi. Mi sento di dire alcune cose, sono venuto per tre motivi. Sono venuto per capire, perché non tengo molto conto di ciò che leggo. Sto sentendo cose che non sembrano quelle che sento dalla stampa. Poi per ringraziare Agnelli, 9 Scudetti non si vincono con facilità. Sono quelle cose che difficilmente si riescono a capire, ma chi è dentro sa quanto sia difficile. In una società che non si è mai difesa o non ha saputo difendersi, per questo è diventato un giocattolo nelle mani di tanti, soprattutto dei media. È un epiteto dato alla Juventus ‘Vince perché ruba’, ma non è vero perché ha sempre vinto sul campo e non ha mai rubato niente a nessuno. Forse ci hanno rubato qualcosa a noi, nel diluvio di Perugia. Ce le hanno rubati l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e il presidente cambiò le regole in corsa facendo giocare Nakata a Torino e decise la partita facendo un gol. Vi dico poi per i passaporti: si canta fratelli d’Italia, poi il team manager ha falsificato il passaporto di Recoba. So come ha lavorato Agnelli, è una cosa difficile da spiegare. Io sono uno che è abituato a vivere e non ad esistere, ancora combatto per Calciopoli. Siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto gli altri».
Torna a parlare Agnelli
«Ringrazio chi ha espresso parole d’affetto per i 10 anni insieme, ma anche chi ha espresso critiche perché è da qui che si cresce. È un dato di fatto oggettivo, con più o meno empatia in diversi momenti della mia vita. Ho sempre cercato di riflettere sulle critiche che mi venivano mosse. Sono consapevole che quando tutto va bene ci sono grandissimi applausi e pacche sulla spalla, quando le cose non vanno bene la gente è più veloce a girare le spalle e trovare difetti nelle attività svolte. Ribadisco le parole in apertura: ribadisco la correttezza dell’operato della società. Per quanto riguarda il campo, se uno pratica sport lo fa per vincere, è l’unico obiettivo che rileva. C’è stata la critica su un giocatore (Romero ndr), che non ha trovato spazio in questa squadra: parlarne due anni dopo è diverso rispetto a farlo quando le decisioni vengono prese. In quel momento c’erano Bonucci, De Ligt e Chiellini, quindi il campo l’avrebbe visto col binocolo. Le scelte legate alla squadra sportiva sono sempre dipese dal responsabile dell’area sportiva: il giorno in cui una persona non responsabile dell’area interviene in maniera diretta è il giorno in cui si deresponsabilizza la gente. Non il giorno viene data responsabilità e autonomia ad ogni area. Questo è sempre stato il mio stile. Vi ringrazio per i complimenti e le critiche».
Prende la parola Arrivabene.
«L’udienza del 20 gennaio prevederà una prima fase di vaglio dell’istanza promossa dalla Procura Federale. Il termine per la presentazione delle cariche di amministratore in vista della riunione del 18 gennaio è scaduto il 24 dicembre. Le condizioni chieste da Dybala erano onerose e impegnavano il club a livello pluriennale. Di Maria ha dimostrato nell’ultimo Mondiale, l’abbiamo preso per un anno in cui doveva rappresentare e fare da mentore ai giovani che sono entrati. Parlo di Fagioli, parlo di Miretti, che dovevano ispirarsi ad un campione come Di Maria. Riguardo il Summer Tour, danno esposizione alla squadra a livello globale. La partecipazione ad eventi che danno visibilità a livello internazionale sono più che positivi. Esports: la Juve parteciperà al campionato di FIFA 23».
Torna a parlare Agnelli: «Bisogna avere una persona responsabile, il direttore sportivo, a cui vengono attribuite le responsabilità. Le decisioni vanno assunte, mentre si rispettano le opinioni di tutti ci sono persone che si assumono le responsabilità».
Riprende la parola l’azionista Moggi: «Volevo continuare dicendo che, se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze, pensano di aver trovato cose nuove di cui discutere per la Juventus. Ma dovrebbe essere riaperta Calciopoli, perché è una ferita che non si rimargina né per noi né per la Juventus. La Juve non ha centrocampo, non van presi gli attaccanti ma i centrocampisti che dan palloni agli attaccanti».
Approvato il bilancio dagli azionisti al 30 giugno 2022.
- 2. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
2.1 esame della Sezione I predisposta ai sensi dell’art. 123-ter, comma 3, del D.Lgs.58/1998. Deliberazioni ai sensi dell’art. 123-ter, comma 3-bis, del D.Lgs. 58/1998;
2.2 esame della Sezione II predisposta ai sensi dell’art. 123-ter, comma 4, del D.Lgs.58/1998. Deliberazioni ai sensi dell’art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. 58/1998.
Iniziano le domande degli azionisti.
Terzo intervento di Moggi: «Non voglio colpe di altri, la difesa deve arrivare da chi ha la proprietà della squadra. Abbiamo cercato, Andrea e la famiglia sapeva cosa facevamo noi, abbiamo sempre cercato di lesinare la lira per portare vantaggi economici alla Juve. Non abbiamo chiesto soldi all’azionista e abbiamo vinto tutto. I tifosi devono fare i tifosi, se no stanno a casa a vedere la televisione. Quando ho preso Ancelotti mi avete detto che ho preso un maiale, ho detto: ‘Sarà la prima volta che un maiale allenerà la Juve’. I tifosi devono essere fino alla fine con la Juventus. La soddisfazione che provate voi la provano anche i dirigenti. Ci dovrebbe essere più coinvolgimento nella difesa della Juve che non ha ritenuto o saputo difendersi. Le conseguenze le ho pagate io».
Agnelli risponde così ad un azionista che critica l’operato dell’ex vicepresidente Nedved: «Evidentemente non conosce Pavel Nedved…».
RESPINTA la prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
APPROVATA la seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
- 3. Approvazione di un piano di compensi basati su strumenti finanziari denominato “Piano di Performance Shares 2023/2024-2027/2028”.
Iniziano le domande degli azionisti.
Quarto intervento di Moggi: «L’Avvocato Agnelli ha chiamato me e Lippi due giorni prima di morire, ma non ho autorizzo nessuno (Bava ndr) a dirlo. Colgo l’occasione per augurare a tutti buon anno. La presidenza di Agnelli non è stata positiva, di più, ha vinto tante coppe. Ricordatevi cosa disse il presidente Gianni Petrucci: ‘Le squadre che vincono troppo fanno un danno al loro sport’. Così che andò Calciopoli. Petrucci nel 2001 ha cambiato le regole in corsa per fare in modo che Nakata potesse giocare una partita, e Nakata decise il campionato pareggiando con la Roma. Vi saluto e vi ringrazio».
Risponde Agnelli all’azionista Cozzolino: «L’ultimo piano non era basato su azioni ma era del 2018. Lì ci sono tutte le risposte, a memoria non le ho».
RESPINTA la proposta del punto 3.
- 4. Nomina di un amministratore per l’integrazione del consiglio di amministrazione.
Iniziano le domande degli azionisti.
Agnelli replica: «Qualche riflessione in più la faremo con l’Assemblea del 18».
APPROVATA la nomina di Suzanne Heywood come amministratore fino al Consiglio del 18 gennaio 2023.
- 5. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie.
Iniziano le domande degli azionisti.
Parla Moggi: «Volevo esprimere un pensiero sul prossimo Consiglio d’Amministrazione. Leggo degli ex giocatori, le figurine in questo momento non devono interessare alla Juve che deve concentrarsi nella rielaborazione della squadra, nel concentrarsi su quello che era un tempo. Come si può disconoscere che abbia vinto 9 campionato di seguito? Siccome ci sono dei cicli, ora si è aperto quello nuovo, anche della squadra. Bisogna proporre giocatori giovani che possano aprire dei cicli. Prestiamo attenzione al CdA che è una macchina che porta avanti la società. Per fare il dirigenza di una società di calcio bisogna saper vendere, comprare, scovare giocatori. Non si può fare un addebito ad Andrea, ha fatto quello che doveva. La Juve deve stare sempre all’ordine del giorno ora».
RESPINTA la proposta del punto 5.
Discorso di chiusura di Andrea Agnelli: «Ci tenevo a ringraziarvi per la vostra presenza oggi, testimonia l’affetto vostro per la Juventus. È stata una giornata atipica, auspico sia stato un sereno Natale per voi, ci vedremo con la maggior parte di voi il 18 gennaio ma colgo l’occasione per augurarvi un sereno 2023».
Conclusa l’Assemblea alle 14.25.