Bernardeschi: «A Toronto mi sono sentito subito a casa. La Juve...»
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Bernardeschi: «A Toronto mi sono sentito subito a casa. La Juve…»

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Federico Bernardeschi, ex esterno della Juve, ha parlato della sua nuova avventura in terra canadese con il Toronto

Federico Bernardeschi torna a raccontarsi in un’intervista alla rivista canadese Dolce. Le parole dell’ex Juve.

SOGNO REALIZZATO – «Mi sento molto fortunato di essere stato in grado di realizzare il mio sogno che avevo fin da bambino, soprattutto perché capisco il sacrificio che ci vuole per un giocatore o un ragazzino, e anche il sacrificio che fanno i genitori perché questi tipi di sogni si realizzino».

SACRIFICI – «Non è scontato che tutti abbiano successo. So di averci messo molto duro lavoro e molti sacrifici per raggiungere il punto in cui sono oggi, ma anche con molto lavoro e sacrifici, non è scontato che i sogni diventino realtà. Mi dispiace per i compagni di squadra che non ce l’hanno fatta anche se hanno dato il massimo».

DIVENTARE PROFESSIONISTA – «Hai molte opportunità, molte possibilità davanti a te, ma la cosa più importante è che devi tenere i piedi per terra e la testa sulle spalle. È molto facile lasciarsi sopraffare in giovane età, ma se rimani sulla strada giusta, le opportunità possono diventare ancora più grandi e il tuo talento può crescere solo nella giusta direzione. Questa è sempre stata la mia mentalità, lavorare sodo e creare costantemente nuove soglie per me stesso».

CAMBIARE VITA A TORINO – «Era dura. Davvero non me l’aspettavo. Avevamo bisogno di un po’ di riallineamento di certi equilibri nelle nostre vite. Ma io e mia moglie eravamo molto radicati nell’amore, con il desiderio di stare insieme, quindi è stato poi tutto molto semplice».

TORONTO – «Sono grato che da quando sono arrivato i miei compagni di squadra, il mio allenatore e la MLS mi abbiano dato un caloroso benvenuto. Dunque, è stato molto facile fin dal primo istante. Ho apprezzato la calorosa accoglienza perché non è facile avere un cambiamento così grande nella mia vita, arrivare qui come un nuovo giocatore, in un nuovo paese è stato quasi come un sogno. Ho ricevuto molto aiuto dai miei compagni di squadra e questo mi ha fatto sentire come a casa fin dal primo istante. Avrebbero potuto facilmente non offrirmi un’accoglienza così calorosa».

GOL CHE RICORDA – «Il primo gol è stato quello su rigore nel match con la Fiorentina contro il Borussia Mönchengladbach. Il secondo gol più memorabile è il primo che ho realizzato per la Juventus. Segnare per quella squadra, con tutta la sua magnifica storia, è stato estremamente speciale».

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