Super League
Superlega, Reichart: «Juve sempre convinta. E Agnelli dice che…»
Bernd Reichart, CEO di A22, parla degli ultimi sviluppi attorno al tema Superlega. E sulla Juve e Andrea Agnelli…
Bernd Reichart, CEO di A22, ha così parlato degli ultimi sviluppi in tema Superlega a La Stampa.
UEFA DATATA – «L’ultima riforma dell’Uefa è stata 30 anni fa. Se è così datata nel tempo significa che qualcosa non va e bisogna ricominciare a cambiare».
OBIETTIVI DELLA SUPERLEGA – «Il nostro interesse principale è quello di mettere sul tavolo l’esigenza di un’azione per migliorare il calcio. Sappiamo che i presidenti di Uefa ed Eca non ci appoggiano. Ma noi stiamo dialogando molto con le leghe più piccole e alcuni club delle leghe partecipanti. Oltre alle società delle grandi città che non fanno parte dei campionati più ricchi: sono squadre di grande tradizione che hanno bisogno di fare affidamento su un percorso più prevedibile nelle coppe europee per crescere. Altrimenti il gap diventerà sempre più ampio. Molti campionati nazionali stanno perdendo di interesse».
COME FUNZIONERA’ – «E’ troppo presto per scendere nei dettagli. Prima dobbiamo avere una base legale solida, per questo occorre aspettare la sentenza della Corte di Giustizia Europea in primavera. A quel punto sarà anche più facile prendere accordi con i club. Vogliamo un percorso minimo di 14 partite europee a stagione».
RIFORMA CHAMPIONS POSITIVA – «No, anzi. Accresce un problema attuale, cioè il fatto che le sfide attraenti iniziano con la fase di eliminazione diretta».
JUVE E AGNELLI – «Non cambia il livello di impegno del club bianconero. E spero che Andrea Agnelli continui a dare il suo contributo al nostro progetto: apprezzo la sua convinzione che il calcio possa avere una funzione utile anche ad avvicinare i cittadini europei».