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Conferenza stampa Allegri: «Chiesa assente. Di Maria difficilmente da titolare» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Juve Verona, sfida valida per la 28esima giornata di Serie A
(inviato all’Allianz Stadium) – Archiviate le due settimane di sosta per le Nazionali, la Juve torna ad affacciarsi sulla Serie A, ospitando il Verona sabato alle 20.45 all’Allianz Stadium. Bianconeri che prima della pausa avevano battuto 1-0 l’Inter a San Siro.
Nel giorno di vigilia, venerdì 31 marzo, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 14.00 in conferenza stampa all’Allianz Stadium per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
COME RIPARTE LA SQUADRA – «Speriamo bene. Domani sera abbiamo questa partita di ripresa, dopo le soste è sempre complicato. Anche perché noi veniamo da un periodo buono, quindi bisogna avere mille attenzioni per la partita di domani».
ALEX SANDRO TITOLARE O GATTI – «Devo decidere ancora. Alex Sandro è stato tre settimane fermo, poi martedì abbiamo un’altra partita importante come la Coppa Italia. Dovrò valutate e decidere domattina la formazione».
COME STANNO GLI INFORTUNATI – «Chiesa è molto tranquillo, non è convocato. Ha questo fastidio, oggi ha lavorato bene ma sotto soglia del dolore. Domani non sarà della partita e lavora in funzione di averlo martedì a completa disposizione. Vlahovic è tornato bene, Milik sta meglio, molto bene, Kean lo stesso, Soulé ha fatto una buona partita a Milano, Di Maria è rientrato e quindi sarà a disposizione. È importante averli tutti perché mi danno la possibilità di poterli girare, cambiare, nell’arco della partita. Le sostituzioni saranno ancora più importanti perché andiamo verso il finale di stagione. Solo ad aprile abbiamo 9 partite. Bisogna arrivare all’obiettivo finale della stagione di 58 partite».
POGBA – «Al momento non so dire i tempi di recupero e quando sarà di nuovo a disposizione. Sta lavorando ma momentaneamente è difficile dirlo. L’adduttore sta bene, vedremo allenamento dopo allenamento come reagirà il ginocchio».
FAGIOLI – «È cresciuto molto, ma deve crescere ancora perché è solamente all’inizio. Ci ho anche parlato, gli ho detto che in questo momento qui è normale che si parli di lui, ma allo stesso tempo è un momento importante di crescita perché deve trovare il giusto equilibrio. Anche Miretti aveva fatto bene a suo tempo, poi ha avuto un momento di difficoltà. Ma è normale nella crescita di un ragazzo giovane. Fagioli sta crescendo molto bene, l’importante che rimanga coi piedi ben piantati per terra e non vada dietro a queste voci di esaltazione perché come dico sempre non bisogna né esaltarsi né deprimersi. Bisogna avere un equilibrio che ci permetta di arrivare in fondo alla stagione nel migliore dei modi».
CONTRO LE PICCOLE – «Ho parlato con i ragazzi, l’allenamento di stamani mi ha dato buone sensazioni ma vediamo domani. Fino a questo momento non abbiamo fatto niente, il mese di aprile potrebbe darci la possibilità di avere un maggio importante per raggiungere le finali di Europa League e Coppa Italia. Per l’Europa League siamo ai quarti di finale ed è ancora lunga, in Coppa Italia abbiamo solo l’Inter davanti. In campionato abbiamo fatto 56 punti, l’obiettivo è consolidare questo secondo posto sul campo che fino a questo momento ci siamo conquistati e migliorare la classifica di punti dell’anno scorso. Nel calcio quello che è stato fatto rimane, non si cancella, ma domani si ricomincia da 0-0. Non possiamo pensare perché abbiamo vinto a Milano che la stagione sia finita e tutto sia risolto. Assolutamente. Abbiamo fatto una buona settimana di gestione, di entusiasmo. Le vittorie, quando riusciamo a vincere, bisogna godersele, ma domani è una partita pericolosa. Il Verona è una squadra che corre, che aggredisce tutto campo. A Verona abbiamo fatto fatica, le squadre che giocano col Verona trovano sempre difficoltà. Bisogna mettersi al pari loro sotto l’aspetto fisico, poi a partita in corso è normale che se siamo a quel livello lì le qualità tecniche vengono fuori. Tutto dipende dall’aspetto mentale, bisogna switchare. Abbiamo finito un periodo vincendo a Milano, ora ne inizia un altro e dobbiamo avere altri obiettivi, che son quelli che ho detto prima».
PREOCCUPAZIONE IN VISTA DI APRILE – «L’unica preoccupazione è vincere più partite possibile. È quello che ci consentirebbe di avere un maggio meraviglioso. Il calendario è questo, dobbiamo gestirlo nel migliore dei modi. Abbiamo recuperato tutti i giocatori, a parte Kaio, Pogba e Bonucci. E Chiesa, ma è questione di 2 giorni. Avere tutta la rosa a disposizione in questo momento è molto importante perché si va verso un finale di stagione bello ma nello stesso tempo faticoso. Dobbiamo affrontare il mese con entusiasmo, è una bella soddisfazione con obiettivi importanti da raggiungere».
PRIORITA’ A QUALCHE COMPETIZIONE – «Bisogna concentrarsi di partita in partita, fare un passetto alla volta. Dobbiamo abbiamo il Verona, dobbiamo cercare di vincere questa partita. Ci sarà sold out come con Inter e Sporting, mancano solo 1000 biglietti. Deve essere una serata importante perchè bisogna riprendere il cammino. Poi dopo Verona penseremo all’Inter. Un passetto alla volta, ma non possiamo distinguere campionato, Coppa Italia ed Europa League».
KOSTIC – « È rientrato e sta bene. Ha fatto tutti gli allenamenti a parte il primo differenziato che era alla ripresa. Sta bene e domani può giocare».
DI MARIA – «Difficilmente partirà domani titolare perché è rientrato praticamente ieri. Sta bene, stamani ha fatto una buon allenamento, ma può essere una risorsa a partita in corso».
RICUCITO IL RAPPORTO CON I TIFOSI – «È molto importante ma questa squadra si fa voler bene. È una squadra che rispecchia il DNA della Juventus: caratteriale, che in campo mette tutto quello che ha nelle gambe e nella testa e cerca di fare risultato. Questo i tifosi lo apprezzano molto, perché è la prima prerogativa per creare una squadra vincente. Domani sera dobbiamo essere di nuovo noi, aiutati dal pubblico, a cercare di vincere questa partita».
QUALCHE GIOVANE IN CAMPO DOMANI – «Devo ancora decidere, sicuramente a metà campo con le squalifiche di Paredes e Rabiot son rimasti Miretti, Barrenechea, Locatelli e Fagioli. Soulé poi con le caratteristiche e le qualità che ha può giocare da centrocampista aggiunto. Domani mattina valuterò e deciderò chi tra questi 3 giocherà. Sono ragazzi che han giocato tante partite, sono da tanto con la prima squadra, han giocato più di 4000 minuti, è un dato molto importante soprattutto per il futuro della squadra. Non scordiamoci poi che Kean è un 2000, Vlahovic è un 2000, Gatti è un ragazzo che è arrivato quest’anno dal Frosinone. La Juventus sotto questo aspetto ha ragazzi giovani, di qualità, perché altrimenti non giocherebbero nella Juventus, e di futuro. Con altri giocatori che sono fuori a giocare in Serie A che sono di proprietà della Juventus».
KEAN – «È migliorato molto, sia a livello mentale sia a livello tecnico. Ha precise caratteristiche, ma soprattutto in quest’ultimo anno sono contento. Viene sottovalutata un po’ la sua stagione fino a questo momento, a livello di numeri ha fatto gol e ottime prestazioni. Ha fatto una sciocchezza a Roma, come fan tutti, ben pagata da una bella multa. I giovani, come gli anziani, devono arrivare al centro sportivo per migliorarsi. Ma questo dipende dalla voglia e dall’ambizione di volersi migliorare».