Perin alla Storari: la Juve riscopre il 2° portiere più forte al mondo

Perin alla Storari: la Juve riscopre il 2° portiere più forte al mondo che in questa stagione si è consacrato

Perin è il secondo portiere più forte al mondo? Se Gatti si è preso la ribalta perché ha segnato il gol decisivo nella vittoria della Juve contro lo Sporting Lisbona, il numero 36 non è stato da meno. Le due parate clamorose in pieno recupero hanno letteralmente salvato Allegri.

Per il portiere classe 1992 questa è a tutti gli effetti la stagione della rinascita e di partita in partita sta dimostrando tutto il suo valore da “secondo di lusso” alle spalle di Szczesny. Un po’ come succedeva a Storari quando davanti a lui c’era Gigi Buffon.

LA CONSACRAZIONE

Per Perin non era facile prendere il posto del portiere polacco, uscito tra le lacrime che hanno spaventato tutti i tifosi. Il portiere di Latina è entrato col piglio giusto e ha risposto presente soprattutto al 91’. I due interventi sul doppio tentativo di Gonçalves e Bellerin sono stati da vero fuoriclasse.

Non è la prima volta che Perin si rivela come giocatore decisivo per la Juve. Già nella prima parte di stagione, quando era stato chiamato in causa per sostituire l’infortunato Tek, l’ex Genoa si era reso protagonista di alcuni interventi provvidenziali e decisivi. Basti pensare alle partite con Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria. Non a caso, infatti, vinse il titolo di MVP del mese di settembre.

Con lo Sporting è arrivata un’altra conferma e la consacrazione a livello europeo in una stagione che l’ha già visto protagonista. Finora ha disputato 15 partite (l’anno scorso erano state 12 le presenze totali) con soli 12 gol subiti. Alla Juve non aveva mai giocato così tanto.

Se l’anno scorso (12 presenze, 15 gol presi) il suo ritorno a Torino aveva destato qualche perplessità vista la prima esperienza bianconera (stagione 2018-2019) non particolarmente esaltante che l’avevano costretto a tornare al Genoa per 2 anni ritrovarsi, quest’anno l’estremo difensore di Latina ha trovato la sua dimensione, sfoggiando tutte le qualità tecniche.

LEADER DELLO SPOGLIATOIO

A Dazn dopo Juve Sporting gli hanno chiesto se si sente il“secondo portiere più forte al mondo”. Lui ha risposto che “è un complimento che fa piacere. Cerco di lavorare su me stesso in campo e fuori per aiutare la Juventus quando sono chiamato in causa“.

Un po’ come accadde a Marco Storari. L’attuale dirigente bianconero, infatti, quando veniva chiamato in causa per sostituire Buffon nelle partite di Coppa Italia o nei rari casi in cui Gigi doveva osservare un turno di riposo si esaltava con prestazioni super. Di certo c’è che anche Perin, come Gatti, ha saputo sfruttare l’occasione giusta per prendersi la ribalta della scena, in campo e fuori.

In questi mesi, infatti, il portiere ha mostrato doti fondamentali anche per lo spogliatoio, mostrando una leadership fuori dal comune. Bello ed emozionante, dopo Juve Sporting, è stato il momento delle interviste insieme all’amico Szczesny. In primis perché ha rivelato che, appena rientrato negli spogliatoi, la prima cosa che ha fatto era stata chiedere come stesse il collega. Ma non solo.

Da vero juventino che non si accontenta mai, poi, Perin ha subito placato l’euforia generale perché, come ha detto a Sky,“c’è da andare a fare un’altra grande partita”. Il numero 36 ha poi sottolineato che “c’è la firma di tutti nella vittoria, come loro aiutano me, io cerco di aiutare loro”.

In più di un’occasione, quando le cose non andavano per il verso giusto e nel periodo successo alla penalizzazione in classifica, ci ha messo la faccia, assumendosi le sue responsabilità e cercando di caricare sempre ambiente e tifosi, invocando unità e compattezza.

Da “rincalzo” di lusso a protagonista a sorpresa per Allegri e la Juve: questo è l’anno di Perin. E chissà che dal prossimo non possa diventare il numero 1…