Gunnarsdottir su Twitch: «La Juventus Women mi ha impressionato, vi spiego perché l’ho scelta»

Gunnarsdottir su Twitch: appuntamento con la centrocampista della Juventus Women. Le dichiarazioni della islandese

Sara Bjork Gunnarsdottir, centrocampista della Juventus Women, è la protagonista dell’appuntamento odierno su Twitch in casa bianconera.

GRAVIDANZA – Non è facile per il corpo dopo una gravidanza, bisogna capire come cambia il corpo per stare a questi livelli. Era una cosa nuova per me, per il club. Penso che il club stia andando nella giusta direzione, dando supporto. Ho una babysitter per quando vado ad allenarmi. Bidonga organizzarsi. A volte è difficile organizzare tutto. La mia priorità è mio figlio, ma bisogna trovare il giusto equilibrio.

SCELTA JUVENTUS – Quando ero Lione ho avuto dei contatti, ma la Juventus è un grande club ma mi ha colpito l’umanità di Stefano Braghin e del club e questo è fantastico. C’erano tante strutture per me ma anche per mio figlio. Ho scelto il posto migliore per la mia famiglia e per la mia carriera. Questa è una grande squadra. È stata una grande chance per me. Mi ha impressionato la voglia che ha il club di investire sul femminile.

JUVE IN CHAMPIONS – Abbiamo fatto ottime partite contro Lione e Arsenal. Il gap si sta riducendo.

STAGIONE JUVENTUS – Sono stata sorpresa dalla qualità del campionato. È un campionato competitivo con squadre di qualità. Noi abbiamo giocato tante belle partite. Ovviamente l’ambizione del club e della squadra era quella di vicende lo scudetto, ma non è accaduto. Però mi hanno impressionato le giocatrici che ci sono in Serie A.

IMPARARE L’ITALIANO – Sono stata cinque anni e mezzo in Svezia, poi in Germania e parlo tedesco. Dopo sono andata in Francia ma non parlo francese lo capisco ma non lo parlo. Adesso cerco di migliorare il mio italiano. L’italiano è una lingua molto bella.

CRESCITA CALCIO FEMMINILE – Adesso il calcio femminile è cresciuto rispetto al passato. Le bambine devono lavorare e non mollare mai.

CONSIGLIO ALLE BAMBINE – Adesso il calcio femminile è cresciuto rispetto al passato. Le bambine devono lavorare e non mollare mai