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Juve Milan, ultima danza dell’anno allo Stadium: bilancio e partite da ricordare
Juve Milan, ultima danza dell’anno allo Stadium: bilancio tra campionato, coppe e partite da ricordare in casa
Domani sera la Juve chiuderà la sua stagione all’Allianz Stadium ospitando il Milan con la speranza di salutare al meglio i propri tifosi e sopratutto di vincere per continuare a cullare le (minime) speranze di qualificazione in Champions League.
La squadra di Allegri ha confermato anche quest’anno il trend positivo iniziato nel settembre 2011, quando venne inaugurata la nuova casa bianconera. Ripercorrendo la stagione, tuttavia, c’è la sensazione che sia mancato qualcosa tra squadra e tifosi allo Staidum. Con i risultati che, specialmente nelle coppe, hanno lasciato l’amaro in bocca.
I NUMERI
La Juventus in 18 partite allo Stadium in campionato ha collezionato 42 punti frutto di 13 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. I bianconeri Allegri, tra le mura domestiche, hanno lo stesso identico ruolino di marcia del Napoli (42 punti) in vetta alla classifica del rendimento casalingo. Solo Monza (0-2) e proprio Napoli (0-1) sono riusciti a “profanare” la casa bianconera in Serie A.
Diverso il discorso in Champions League, con Vlahovic e soci che hanno vinto solo col Maccabi Haifa (3-1) allo Stadium, perdendo con Benfica (1-2) e Psg (1-2) con 5 gol fatti e 5 gol subiti.
In Europa League la squadra di Allegri ha vinto con Friburgo (1-0) e Sporting Lisbona (1-0) e pareggiato con Nantes (1-1) e Siviglia (1-1) con 4 gol fatti e 2 subiti.
Infine, in Coppa Italia, la Juve in casa ha battuto Monza e Lazio pareggiando con l’Inter in semifinale con 4 gol fatti e 2 subiti.
In totale la Juve ha giocato 28 partite allo Stadium con 19 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte e 51 gol fatti e 23 subiti.
LE PARTITE ALLO STADIUM DA RICORDARE
In casa in questa stagione la Juventus si è regalata e ha regalato belle emozioni e soddisfazioni.
La prima all’esordio in campionato a Ferragosto 2022 col 3-0 rifilato al Sassuolo nel segno di Di Maria e Vlahovic.
Da ricordare, a suo modo, c’è la clamorosa svista con la Salernitana (11 settembre) col gol ingiustamente annullato a Milik.
Significativa è stata anche la vittoria contro l’Inter il 6 novembre. Quella della perla di b che da quel momento in poi si è preso il posto da titolare a centrocampo.
Roboante fu anche il 3-0 alla Lazio di Sarri con la doppietta di Kean e il sigillo di Milik, ultimo trionfo del 2022 prima del Mondiale.
Probabilmente le gare più spettacolari sono state il 3-3- con l’Atalanta del 22 gennaio e il 4-2 nel derby col Torino del 28 febbraio.
In Champions è arrivata allo Stadium l’unica vittoria del girone col Maccabi Haifa. Col Psg i bianconeri erano stati sconfitti a testa alta ma hanno ritrovato Chiesa dopo il lungo infortuno, mentre col Benfica la debacle fu totale.
In Europa League probabilmente le emozioni più grandi sono arrivate dai gol di Gatti contro Sporting Lisbona e Siviglia.
In Coppa Italia a restare impresso nella memoria è forse il caso Lukaku nei minuti finali della semifinale di andata con l’Inter.
E’ mancata, però, la partita “top” da ricordare, un po’ come fu l’impresa con l’Atletico Madrid del 2019.
IL RAPPORTO COI TIFOSI
Il cammino stagionale della Juve è stato fortemente condizionato da difficoltà di campo ed extracampo che hanno influenzato l’umore dei tifosi allo Stadium.
Quest’anno, molto più che nel recente passato, in divese occasioni i fan della Vecchia Signora non hanno risparmiato critiche e fischi a singoli giocatori, squadra e Allegri. Le prestazioni di bassa qualità dal punto di vista tecnico, il rendimento troppo spesso altalenante tranne rare eccezioni, gli errori e il caos giudiziario hanno creato un ambiente che in alcuni casi è apparso freddo e distaccato.
I tifosi, comunque, non hanno mai fatto mancare il loro appoggio nei i momenti di maggiore criticità della stagione, difendendo il nome della Juve. E domani sera, nel tanto amato Stadium, sperano di poter gioire ancora una volta per dimenticare, almeno per un’altra partita, le cocenti delusioni di un’annata a dir poco maledetta.