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Juve, fuori l’orgoglio! Con l’Udinese non puoi fallire: 3 motivi per vincere l’ultima
Juve, con l’Udinese non puoi fallire: 3 motivi per vincere l’ultima partita di una stagione piena di difficoltà
Domani la Juve chiuderà la “maledetta” stagione 2022-2023 allo stadio Friuli di Udine contro l’Udinese. I bianconeri di Allegri dalla sconfitta col Siviglia in poi non hanno più vinto, incassando un pesante ko con l’Empoli e un’altra sconfitta col Milan allo Stadium. Il -10 in classifica per il caso plusvalenze li ha visti sprofondare in classifica dal secondo-terzo posto al settimo, in zona Conference League. Una mannaia che ha colpito tanto, dal punto di visto psicologico, una squadra già devastata dall’eliminazione europea. Il patteggiamento per il caso stipendi ha portato un’aria di serenità, ma ora la Juve è chiamata a non fallire l’ultima fatica dell’anno. Almeno per 3 motivi.
EUROPA LEAGUE
La Juve è ancora in corsa per acciuffare al fotofinish un posto per la prossima Europa League. Danilo e soci, per riuscirci, dovranno battere l’Udinese e sperare nel passo falso di una tra Roma e Atalanta, rispettivamente impegnate in casa contro Spezia e Monza.
La squadra di Allegri ha un punto di ritardo su quella di Mourinho e due lunghezze in meno rispetto a quella di Gasperini. Sulla carta la missione non è facile, considerando che l’Udinese arriva da 3 sconfitte di fila e vorrà salutare al meglio il proprio pubblico. La Juve, però, non può esimersi dal provare in tutti i modi a vincere per centrare la qualificazione. Il tutto, al netto di quel che deciderà l’Uefa.
GLI ADDII
Quella di domani, con ogni probabilità, sarà l’ultima partita con la maglia della Juve di Di Maria, Rabiot e Paredes.
Il primo, colpo del mercato estivo 2022 dopo un lungo tira e molla, a conti fatti ha deluso le aspettative. Tolti pochissimi lampi, il Fideo non è riuscito a dare quel qualcosa in più che la Juve, Allegri e i compagni gli chiedevano Il rinnovo di contratto, alle cifre attuali, appare quantomeno una chimera. E lui stesso, probabilmente, non ha “voglia” di continuare a Torino.
Il francese, dopo 3 stagioni fatte da più ombre che luci, in questa annata è diventato assoluto protagonista a sorpresa. Oltre ai gol (11 in 47 presenze tra campionato e coppe), l’ex Psg si è trasformato in tuttocampista di quantità e qualità, al pari dei migliori d’Europa nel suo ruolo. I suoi strappi a tutta velocità, le sue incursioni palla al piede, i suoi tiri di pura potenza, i suoi colpi di testa di forza e precisione spesso hanno trascinato il resto dei compagni. Non solo, perché col passare dei mesi (e delle difficoltà extra campo) è anche diventato uomo-spogliatoio e leader riconosciuto dalla squadra. Come per Di Maria, Rabiot ha il contratto in scadenza a giugno. E viste le cifre che girano e la stagione appena vissuta è probabile che i soldi della Premier League lo convinceranno a lasciare Torino.
L’addio di Paredes, rispetto agli altri, è meno amaro. L’argentino non è mai riuscito a ritagliarsi un posto in squadra e a convincere Allegri e i tifosi. Resta comunque il rammarico per un campione del mondo in carica che al Psg aveva fatto vedere cose che alla Juve non ha minimamente ripetuto.
Con l’Udinese potrebbe essere l’ultima alla Juve anche di due attaccanti: Milik e Vlahovic (se recupererà). Per il primo la Juve ha tempo fino al 10 giugno per l’eventuale riscatto dal Marsiglia per 7 milioni più 2 di bonus. Per il secondo è forte la voce di un interesse del Bayern Monaco, con i bianconeri che di fronte ad un’offerta top non potrebbero dire di no, visto il mancato accesso alla Champions League e i conseguenti problemi a livello di introiti per il bilancio.
Sarà l’ultima anche per Allegri? Per ora è confermato, ma il suo futuro sarà definito soltanto a bocce ferme. La speranza, comunque, è che questi giocatori prossimi ai saluti possano uscire di scena al meglio delle loro possibilità. E che lo stesso faccia l’allenatore.
REAZIONE IN CAMPO PER I TIFOSI
La Juve con l’Udinese, proprio in virtù delle 3 sconfitte di fila tra Europa League e campionato, non può fallire per rispetto dei tifosi che si aspettano di vedere un’ultima reazione in campo dopo tutto quello che hanno subito da novembre in poi.
I supporters della Vecchia Signora si aspettano di chiudere la loro stagione sugli spalti di tutta Italia ed Europa al fianco della squadra di Allegri con una vittoria e una prestazione positiva. Troppo spesso Vlahovic e compagni non solo non hanno giocato bene a calcio, ma non hanno nemmeno dimostrato di incarnare i valori fondamentali della Juve. Ecco perché domani serve una reazione d’orgoglio.
Gli eventuali 3 punti con l’Udinese non cancellerebbero le tante, troppe delusioni vissute in questa lunga e travagliata annata, ma almeno regalerebbero un sorriso ai tifosi. E, perché no, un piccolo barlume di sole e di speranza in vista di un futuro che, per ora, appare molto nebuloso.