Bremer: «Premier League? Voglio restare alla Juve e tornare quello di due anni fa. Allegri diverso da Juric ma...»
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Bremer: «Premier League? Voglio restare alla Juve e tornare quello di due anni fa. Allegri diverso da Juric ma…»

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Bremer: «Premier League? Voglio restare alla Juve e tornare quello di due anni fa. Allegri diverso da Juric ma…». Le parole del difensore brasiliano

Gleison Bremer, difensore della Juventus, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui ha fatto chiarezza sulle sue intenzioni future.

ULTIMA STAGIONE – È stata positiva, certo potevo fare meglio, non è stato facile però sono contento e non riparto da zero: riparto con alle spalle già un po’ d’esperienza, adesso nella nuova stagione spero di fare meglio.

OBIETTIVI – Dobbiamo migliorare quanto fatto lo scorso anno, arrivare in zona Champions. Certo alla Juve si spera sempre di vincere ma siamo un gruppo in costruzione. La prima cosa è arrivare in zona Champions e a quel punto vediamo partita dopo partita, magari possiamo pensare anche allo scudetto.

VANTAGGIO NO COPPE – Certo, due anni fa con il Toro giocavamo una volta alla settimana e c’era più tempo per allenarsi. Quando giochi ogni tre giorni è dura, il primo mese non lo senti, il secondo nemmeno ma dal terzo mese in poi inizi a sentire la stanchezza. Lo scorso anno ho giocato tanto. Giocando una volta alla settimana dobbiamo concentrarci sul campionato e poi sulla Coppa Italia.

MANCATA CHAMPIONS – È un dispiacere: la Champions è la Champions ma dobbiamo guardare il lato positivo, si gioca una volta a settimana, c’è la possibilità di allenarsi di più e migliorare. La Juve, che giochi o no la Champions, rimane sempre la Juve.

OBIETTIVI PERSONALI – Ho anche i miei obiettivi personali e voglio migliorare quello che ho fatto lo scorso anno, ho fatto quattro gol in campionato e uno in Coppa, il mio record è di 5, non sarà facile superarlo anche perché sono un difensore.

CHIELLINI – «Parlo spesso con lui, anche qui, è un difensore che ha fatto la storia della Juve, sa come funziona, è uno dei migliori. Gli ho chiesto se ha visto le partite dello scorso anno, abbiamo parlato delle marcature a uomo, a zona, abbiamo parlato degli aspetti da migliorare. Come difensori siamo molto simili».

LEADER – Lo scorso anno era il primo, ora ho visto dove migliorare: parlo molto con Danilo, so che devo essere di esempio per i più giovani, insegnare loro quello che so.

ATTACCANTI PIU’ FORTI SERIE A – In Champions mi è toccato marcare Mbappé e Neymar, ma
in Italia sicuramente lui, Immobile e Giroud sono i più forti
.

MILAN E CONCORRENTI SCUDETTO- La squadra si è rinforzata sul mercato con Pulisic, Loftus-Cheek e altri colpi: gioca bene il pallone, sullo stretto è forte e ci sono attaccanti importanti. Sarà una rivale per lo scudetto. Chi lotta per lo scudetto? e solite: Napoli, ovvio, Inter, Milan, noi. Poi le romane sono pericolose.

JUVE RIMASTA UGUALE – Ma ci sono giocatori che possono crescere, io stesso. Poi penso a Fagioli, Miretti, Gatti. Io l’anno scorso, ma devo fare come due anni fa. Se torno a quei livelli, alla posso davvero dare una grande grande mano alla squadra: la stagione passata è stata di ambientamento in una nuova realtà, anche se non avevo cambiato città.

PREMIER LEAGE – La Premier League è uno dei migliori campionati, però io voglio rimanere alla Juve: una grande squadra, la migliore d’Italia. Quindi voglio fare bene qui: in futuro non si sa mai, ma ora penso solo alla Juve.

NOTIZIA NO CONFERENCE – Noi già da qualche mese lo immaginavamo, era nell’aria. Diciamo che non siamo rimasti sorpresi.

ALLEGRI – Ha tanto da insegnarmi: ho imparato tanto da lui tatticamente, devo continuare ad apprendere e a convertire tutto questo nella pratica. Se è diverso da Juric? Sì, assolutamente… Ju- ric è un allenatore che gioca a uomo: con lui sono stato benissimo, uno dei migliori tecnici che abbia mai avuto. Ogni volta che ci gioco contro lo ringrazio: l’ultima volta gli ho fatto gol, gli ho detto “mister, mi scuso ma il mio mestiere è questo…”. Con Juric ho un grande rapporto.

RAPPORTO COI COMPAGNI – Danilo e Alex Sandro mi han- no aiutato tanto, mi danno una grande mano. Spesso abbiamo giocato tutti e tre, poi Gatti è cresciuto.

DIFESA A TRE O A QUATTRO Sono abituato a quella a 3, ma se la squadra è ben allenata il
sistema di gioco non c’entra. A 3 c’è una copertura in più, a 4 è meglio per palleggiare.

VITA A TORINO – Nessun problema, ogni tan- to trovo qualche tifoso granata che mi dice “forza Toro”, io allora dico “Ora è forza Juve…”. Con la famiglia a Torino ci troviamo molto bene: io sono un brasiliano “atipico”, casa-lavo- ro e ogni tanto ristorante. Una vita tranquilla.

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