Hanno Detto
Szczesny: «Arabia? Ho abbastanza soldi, penso solo alla Juve. Ora vogliamo lo Scudetto»
Wojciech Szczesny ha così parlato in una lunga intervista al media polacco TVP Sport: le dichiarazioni del portiere
Wojciech Szczesny, portiere della Juventus, ha così parlato in un’intervista a TVP Sport.
SENZA COPPE – «Ora passerò anche martedì e mercoledì con la Champions League. Solo davanti alla TV. Siamo stati espulsi dalle coppe europee e non ho intenzione di fare nulla al riguardo. Cerco di non combattere. È quello che è e ora ci sarà più tempo per allenarsi adeguatamente e un po’ più di riposo, per la prima volta nella mia carriera. Non è la fine del mondo per noi che siamo stati trattati come siamo stati trattati».
JUVE DA SCUDETTO – «Avremo sicuramente tutto il tempo per lavorare durante la settimana. Quando giochi partite ogni due giorni, il programma della settimana prevede che giochi una partita, poi ti alleni per il recupero, poi ti prepari per la partita successiva e scendi in campo. Non c’è tempo per costruire durante la stagione. Ora tutto sembrerà un po’ diverso. Dobbiamo abituarci e lavorare il più possibile per raggiungere il successo in quelle competizioni da cui non siamo ancora stati espulsi e in cui possiamo giocare».
VOCI DI ADDIO – «E che maglietta indosso davanti a te? Quella della Juventus. Rimarrò qui finchè mi vorranno. Ribadisco le mie parole».
FUTURO – «So che sono e sarò un giocatore della Juventus, a meno che non vogliano cedermi. Sono legato a questo club, rispetto le loro decisioni. Mi vogliono qui per difendere la porta della Juventus. Qui è dove finisce questo discorso».
TORINO SECONDA CASA – «C’è il mio lavoro. Sono un calciatore professionista e dove lavoro è dove lavoro. Sono molto legato alla Polonia e a Varsavia. Ho solo una casa».
OFFERTE ARABE – «Inizio la conversazione con pochi zeri (ride). Ho un sacco di soldi nella mia vita. Preferisco le sfide divertenti e difendere la porta della Juventus è la sfida più bella che posso darmi».
VOGLIA DI SCUDETTO – «Lo è, ma onestamente, questo club è così abituato a vincere che il giorno dopo aver vinto un campionato avevi voglia di vincerne un altro. C’è frustrazione per il fatto che non abbiamo avuto successo ultimamente. C’è la motivazione per tornare a lottare per gli obiettivi più alti».
NON SI SENTE ALLA FINE – «No no no. Penso di non avere molto tempo a disposizione. Cerco di godermi il momento e il fatto di trovarmi in un posto del genere, mi sento una figura importante nel club. Farò del mio meglio per riportare questo club al top».
PROBLEMI IN NAZIONALE E RITIRO – «Nella nostra professione bisogna abituarsi al rapido recupero dopo belle vittorie e sconfitte molto spiacevoli. È stato sicuramente un momento triste, un po’ inspiegabile e imperdonabile, ma pochi giorni dopo avevo il match alle spalle. Euro 2024 sarà il mio ultimo grande torneo in Nazionale».
FUORI DAL CALCIO – «Credo che, prima di tutto, devo molto tempo alla mia famiglia. Ho molto da recuperare negli ultimi 17 anni. Oltre ai miei piani aziendali e scolastici, vorrei restituire loro ciò che hanno perso a causa delle mie scelte professionali».
FIGLIO SULLE SUE ORME – «Sì, vedo molto interesse. Purtroppo devo ammettere che tifa per il Real Madrid e fa un po’ male. Gli piace molto giocare a calcio, conosce molto bene tutti i giocatori, colleziona carte. È bello condividere la mia passione con la persona a me più vicina, spiegargli certe cose, parlare di giocatori diversi, giocare a calcio con lui. Devo ammettere che i miei allenamenti sono duri, ma quelli che faccio il pomeriggio a casa con mio figlio sono molto più impegnativi».
AL POSTO DI COURTOIS AL REAL – «Non mi interessano storie del genere».