Juve Lecce, critiche e dubbi nonostante i tre punti. Ma i numeri danno ragione ad Allegri

Juve Lecce, critiche e dubbi nonostante la vittoria dei bianconeri contro i pugliesi. Ma i numeri sono dalla parte di Allegri

In attesa della conclusione di questa sesta giornata di campionato, la Juventus si ritrova al secondo posto in classifica, con tredici punti conquistati dopo sei giornate di campionato. La vittoria contro il Lecce era indispensabile per ritrovare morale e consapevolezza nei propri mezzi dopo la batosta di Reggio Emilia, che aveva attirato inevitabilmente critiche e cattivi pensieri sulla formazione bianconera. Non è stata sicuramente una delle partite più memorabili della gestione Allegri, con un gioco che ha suscitato ancora qualche perplessità per una manovra troppo lenta e per i pochi guizzi che si sono visti in attacco, con un Chiesa tenuto sotto stretto controllo dalla difesa avversaria. A dare ragione al tecnico, però, ci sono i numeri, quelli che alla fine della stagione decidono il destino delle squadre.

Il dato più importante è certamente uno: era infatti dalla stagione 2019/20, quella con Sarri in panchina e il lockdown a metà stagione, che la Juventus non partiva così bene in campionato. Ai tempi, Chiellini e compagni erano stati capaci di portare a casa 16 punti sui 18 disponibili nelle prime sei partite in Serie A, assestandosi al primo posto che non avrebbero più mollato fino a luglio, quando un’insolita annata giunse finalmente al termine con il nono Scudetto consecutivo e per ora ultimo portato a casa.

Nel 2021/22, primo anno dell’Allegri bis, la partenza choc con soli 8 punti in 6 giornate e le sconfitte contro Napoli ed Empoli, oltre ai pareggi tutt’altro che spettacolari contro l’Udinese (anche quello frutto di errori individuali) e il Milan. Nella passata stagione, ancora ignari di quella penalizzazione che si sarebbe abbattuta su di loro, i bianconeri si erano invece fermati a 10, con due soli successi e quattro pareggi, tra cui quello tanto discusso contro la Salernitana. 10 i punti conquistati anche sotto la gestione Pirlo, con una nuova partenza a singhiozzo per Madama, che dava già i primi segni di cedimento. Alla fine dei conti, magari, la miglior partenza da quattro anni a questa parte non basterà a duellare con l’Inter per lo Scudetto, ma fa capire come, nonostante i tanti dubbi che aleggiano nell’ambiente, non tutto sia ancora da buttare.