Gilardino a Sky: «La Juve si giocherà lo scudetto fino alla fine, il punto per noi è una ricompensa»

Gilardino a Sky: «La Juve si giocherà lo scudetto fino alla fine, il punto per noi è una ricompensa». L’intervista

Gilardino ai microfoni di Sky Sport è intervenuto dopo il pareggio del suo Genoa contro la Juventus.

L’ANALISI – «E’ stata una partita sicuramente complicata da preparare perché sapevamo di incontrare una grande squadra. Dai ragazzi è stata disputata in maniera eccellente. Andare sotto contro una squadra così forte fisicamente, importante, con grandissime qualità, riuscire a riprenderla, proporre situazioni importanti all’interno della gara… La volontà era quella di giocare palla a terra soprattutto con Messias e Gudmundsson davanti. Nel secondo tempo ho dovuto cambiare qualcosa a livello di impostazioni e uomini. E’ entrato molto bene Ekuban e siamo andati subiti a pareggiare. Poi ci sono stati presupposti per fare cose importanti. Ci siamo difesi molto bene. La squadra ha fatto quel che si meritava. Portare a casa un punto contro una squadra che si giocherà lo scudetto fino alla fine è una ricompensa».

LE SOLUZIONI PER I PROBLEMI – «Come allenatori bisogna essere molto veloci nella preparazione della partita, nei cambiamenti che ci possono essere in settimana e in gara. Devi avere delle soluzioni in testa. Retegui ha avuto un problema e quindi è rimasto fuori. Messias è uscito con un problema, sarà da valutare per Sassuolo. Purtroppo non siamo mai riusciti ad avere tutti i giocatori al completo tutti insieme. Però vorrei parlare della partita che dice che la squadra ha meritato questo pareggio».

IL DNA DEL GENOA – «Ho cercato fin dall’anno scorso e anche quest’anno con i nuovi arrivi di creare un DNA forte. So quanto è difficile imprevedibile complicata la Serie A. Quindi la base deve essere solida del gruppo con un DNA forte che lavori in armonia con fatica e sacrificio in settimana perché poi te lo porti alla partita. Ho trovato grande disponibilità dai miei giocatori che ogni giorno lavorano».

L’ATTACCO – «Ci sono variabili, ma è normale quando avrò a disposizione tutti farò delle valutazioni più ampie a livello tattico. Retegui ci è mancato tanto nell’ultimo periodo. Sono felice che Ekuban è entrato in questo modo. Abbiamo in panchina anche Puscas, tutti giocatori che cerco di motivare e tenere su con morale e voglia perché ne abbiamo bisogno se non abbiamo Retegui o Messias. Sono tutti importanti».