Genoa-Juve, la rabbia di Allegri e la confusione di Rocchi: ecco perchè quelle spiegazioni non hanno convinto nessuno

Genoa-Juve continua a far discutere. I nuovi retroscena di Allegri e Rocchi che si autosmentisce: nessuno è convinto dal Var

Continuano a far discutere e non poco le dichiarazioni che, da parte arbitrale, stanno arrivando negli ultimi giorni dopo i clamorosi errori in Genoa-Juve. In primis le arroganti e poco chiare risposte fornite dal designatore Gianluca Rocchi, che ha provato a giustificare l’abbaglio del Var Fabbri sulla schiacciata in area di Bani, asserendo come non potesse intervenire in quanto decisione di campo dell’arbitro. Ennesimo caso in cui il protocollo si dimostra poco chiaro e, forse, cambia a piacimento di chi sa di essere nel torto e poco dopo si autosmentisce quando, parlando del gol di Casale annullato contro il Verona, non evidenzia la decisione di campo dell’arbitro dell’incontro, giustificando anzi l’intervento della tecnologia. Quindi come funziona? Dopo sette anni la domanda resta, così come aperta rimane la questione sul perchè Massa possa continuare indisturbato a fare errori dopo i fatti di Parma e Napoli, senza essere fermato come accaduto invece ad altri colleghi nel recente passato.

Ma se la società non si scompone, a difendere gli interessi della Juventus ci ha pensato un rabbioso Massimiliano Allegri, che non a caso si è beccato una multa da 10mila euro per essere entrato nello spogliatoio di Massa ed essersi rivolto al direttore di gara con toni decisamente poco amichevoli. Una reazione apprezzata anche dai tifosi, stanchi delle evidenti differenze di giudizio tra la Signora e le avversarie, per poi doversi sentire anche chiamare ladri da chi, come i genoani, sono stati palesemente graziati in una serata comunque nata storta. Una rabbia che, in ogni caso, dovrà essere incanalata nelle prestazioni sul campo, visto il mini-ciclo delicato che attende Vlahovic e compagni, ora più che mai incapacitati a sbagliare per non finire lontani dalla scia dell’Inter. Sperando sempre di avere, prima o poi, qualche risposta chiara su un Var che ora più che mai sta vivendo la sua crisi del settimo anno.