La Juventus Women si carica per la Supercoppa con la Roma: «Si riparte da qui»
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La Juventus Women si carica per la Supercoppa con la Roma: «Si riparte da qui»

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La Juventus Women si carica per la Supercoppa con la Roma: «Si riparte da qui». Il ricordo della vittoria della Coppa Italia

La Juventus Women domenica affronterà la Roma in Supercoppa Italiana. Dal proprio sito il club bianconero, per caricarsi, ha ricordato la vittoria della Coppa Italia ottenuta proprio contro le giallorosse nella passata stagione.

Ci Resteranno Negli Occhi A Lungo, Le Immagini Di Quell’esultanza Di Barbara Bonansea, Che Al 92′ Ha Risolto In Maniera Incredibile La Finale Di Coppa Italia Femminile, Portando La Coppa Virtualmente Nel Tempio Dei Trofei Dello Juventus Museum.

Lì Dentro C’è Tutta La Gioia, La Tensione, La Rabbia, La Commozione Di Un Gruppo Che Ha Vissuto Una Stagione Non Certo Facile, Ma Ha Saputo Resistere, Organizzarsi, Lottare, Compattarsi E Infine Superare Proprio Quell’avversaria, La Roma, Che Quest’anno Ci Aveva Creato Non Pochi Problemi E “Regalato” Non Poche Delusioni.

E Allora Eccola, La Gioia, All’ultimo Respiro Dell’ultima Partita: Fino Alla Fine.

Un Pomeriggio Perfetto Per Tutti, Anche E Soprattutto Per Linda Sembrant Che Proprio Contro La Roma Ha Raggiunto Quota 100 Presenza Con La Maglia Bianconera.

Così, il 4 giugno 2023, si apriva il match report di una delle partite più intense, per certi versi drammatiche degli ultimi anni, per le Juventus Women. La Finale di Coppa Italia contro la Roma. Una Finale che pochi giorni fa proprio Barbara Bonansea, la match winner, ci raccontava così.

Non è stata comunque una giornata semplice, niente affatto: prima della partita, seduta, da sola, ho iniziato a piangere, china su me stessa, ed è una cosa che a me non accade spesso. Sono tornati indietro quei giorni, quella tensione, quella voglia di fare quello che sapevamo fare meglio. E avevo la sensazione, precisa, di dover dare tutto quello che avevo in campo.

Una partita, come c’era da aspettarselo, complicata ed equilibrata, combattuta fino ai minuti finali, con le squadre a ribattere colpo su colpo.

Basti pensare agli ultimi minuti di quella partita: al 78′ prima un tiro-cross di Boattin da posizione defilata, parato dall’estrema giallorossa, poi la risposta di Giugliano dai 25 meti, con palla a lato. Insidie per la difesa bianconera anche all’81’, con Andressa che chiama a destra Haavi, il cui cross fa venire un brivido freddo, attraversa l’area e si spegne sul fondo. Un altro brivido, per la Juve, arriva proprio prima dell’inizio del recupero, e ancora una volta è decisiva Pauline, a volare su un colpo di testa di Giugliano.

E POI…

AL 93′, cross dalla tre quarti, a centro area c’è Bonansea che di testa – non la specialità della casa – la piazza là dove non ci può arrivare nessuno.

Non la specialità della casa, è vero, ma proprio Barbara se lo sentiva…

La mattina di quella partita io ho confessato a una mia compagna che avevo la sensazione, netta e precisa, che avrei segnato di testa. Erano mesi che mi stavo allenando per questo fondamentale, che a me manca un po’; alla fine degli allenamenti, lavoravo sui cross da destra e da sinistra per colpire di testa. Il mio sogno era fare un gol, appunto, di testa, meglio se decisivo, ma quella mattina non era un sogno, avevo la sensazione che l’avrei fatto.Barbara Bonansea

E allora, domenica, in un certo senso, si riparte da qui.

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