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Soulè Yildiz, perchè scegliere? Barça e Real insegnano…
Soulè Yildiz, ne rimarrà solo uno? E se invece restassero tutti e due la prossima stagione per costruire una Juve solida e giovane?
Con il campionato fermo, si sa, tiene banco sempre il calciomercato. Anche se siamo solo a marzo, sono tante le voci di mercato attorno alla Juventus e che vedono come tema principale le mosse per la prossima estate e i tanti giovani bianconeri. Una stagione, la prossima, che vedrà i bianconeri (se raggiungerà i punti necessari) partecipare a diverse competizioni: dal campionato alla Champions League, passando al Mondiale per Club, grande novità della prossima stagione e a cui la Juve ha già la certezza di partecipare.
Grazie al lavoro svolto dal club bianconero in questi ultimi anni, con l’inizio del percorso della Juventus Next Gen, sono molti i giovani talenti sfornati e plasmati dal club di Torino. Molti di questi hanno già preso stabilmente posto in prima squadra: parliamo di Miretti, Fagioli, Iling Jr, senza dimenticare Barrenechea, Kaio Jorge, Huijsen ora in prestito e ancora molti altri. Non abbiamo citato due (volontariamente), forse tra i più puri talenti che la Juve ha sfornato negli ultimi anni: Matias Soulè e Kenan Yildiz.
Proprio su di loro, o meglio, almeno su uno dei due, i bianconeri punteranno per rimanere competitivi nei prossimi anni. Due talenti di grande qualità, su cui la Juve ha lavorato e, nel caso di Soulè, ha deciso di far giocare in altri club per avere più continuità. E qui arriva la domanda: è proprio necessario farne a meno e quindi sacrificare uno dei due?
In Italia, sopratutto negli ultimi anni, i giovani hanno sempre meno spazio. Spesso si punta ad un usato sicuro, ma ormai già ‘conosciuto’. In Spagna, invece ad esempio, Barcellona e Real Madrid (non proprio due club a caso) fanno da guida in tal senso. Se il Barça cresce e lavora da tempo con ragazzi giovani, con la famosa cantera che ha sfornato negli ultimi anni talenti del calibro di Gavi, Pedri e Yamal, il Real Madrid con un’altra politica, ha abbassato e di tanto l’eta media della squadra con l’acquisto di Rodrygo, Vinicius, Camavinga e per ultimo Endrick, talento brasiliano, pagato già tanto per la giovane età.
Comune denominatore? I giovani. Cresciuti o comprati, non cambia. Un tema, tanto chiacchierato in Italia, ma che forse ora è necessario affrontare. Tornando alla Juventus, Soulè e Yildiz, forse sono tra i migliori giovani talenti passati in casa bianconera negli ultimi anni. Ecco perchè allora è quasi doveroso puntare su entrambi, con un po’ di coraggio e sicuramente qualche rischio, ma per il bene della Juventus del futuro.