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Juventus, tridente o non tridente questo è il problema. Allegri non vuole rischiare ma…
Juventus, tridente sì o tridente no? Tutti gli scenari possibili tattici e non, con le tre punte in campo. Anche se Allegri…
In casa Juventus il futuro non è ancora chiaro, sono tanti infatti i dubbi sia sul prossimo futuro del tecnico, sia sul futuro di alcuni giocatori. Senza dimenticare la partenza, ad esempio, di Manna in direzione Napoli. Insomma, tutto ancora da decifrare con Giuntoli pronto a costruire di nuovo una squadra vincente. Il presente, invece, è chiaro scuro: dopo lo scialbo 0-0 contro il Torino, in uno dei derby della Mole tra i più noiosi della storia, i bianconeri devono ancora centrare la qualificazione per la prossima Champions League. Un obiettivo, come più volte ribadito da Massimiliano Allegri, da non fallire assolutamente.
A questo proposito, nel post partita contro il Torino, proprio Allegri ha fornito uno spunto sulle mosse tattiche della sua squadra. Il tema? Il famoso e tanto chiacchierato, tridente. Un tridente praticamente quasi mai visto in campo questa stagione. L’unica volta in cui è stato scelto quello schieramento tattico, in occasione del match di campionato contro la Lazio, nel tridente era presente Andrea Cambiaso. Un tridente non ‘pesante’ quindi, utile perciò a cambiare faccia in fase difensiva. Tornando ad Allegri, in conferenza stampa post derby si è espresso così: «Noi abbiamo un obiettivo importante da raggiungere, non è il momento di fare esperimenti oggi. Potevo cambiare modulo sì anche oggi, ma serviva equilibrio. La squadra gioca così da un anno e va bene così, siamo equilibrati».
Parole chiare: da qui alla fine della stagione non ci sarà spazio per il tridente. Sarà molto complicato, quindi, vedere Chiesa-Vlahovic-Yildiz in campo alla stesso momento. Ecco che allora la domanda sorge spontanea: il tecnico afferma che oggi non è possibile fare esperimenti che metterebbero a rischio la qualificazione in Europa. Ma nel corso della prima parte della stagione non era possibile utilizzarlo? Osando un po’, con un pizzico di coraggio, i bianconeri avrebbero potuto giocare diverse partite con le tre punte, raccogliendo forse anche risultati migliori. Vista anche la difficoltà in molte partite a trovare la via del gol.
lnsomma pare che l’istinto principale del tecnico bianconero non sia mutato nel tempo: conservatore e saltuariamente votato all’assalto della porta avversaria. Un atteggiamento che forse ha penalizzato, in alcune partite, la Vecchia Signora. Anche da questo nasce il malcontento di alcuni giocatori: uno su tutti Federico Chiesa. Spesso sostituito a metà secondo tempo, il numero 7 bianconero contro il Torino non ha preso bene l’ennesima sostituzione. Ripreso da Dazn, ha chiesto ai compagni di lasciarlo solo qualche minuto per poi lasciarsi andare nel labiale «Sempre il primo cambio».
Chiesa, inoltre, nel tridente andrebbe a giocare in una posizione decisamente più congeniale a lui: l’esterno d’attacco. Posizione in cui ha trovato, tra l’altro, il gol contro il Napoli. Il nuovo modulo poi potrebbe dare anche l’occasione a Vlahovic di avere due spalle con cui giocare e a cui talvolta appoggiarsi, aumentando forse anche la mole di occasioni pericolose create. Così come potrebbe dare più spazio, minuti importanti e soprattutto continuità a Kenan Yildiz, spesso utile come sostituto ma decisivo anche da titolare.
Insomma, tutte le strade portano al tridente ma non tutti ne sono così sicuri.