Belardi: «Per Perin la Juve è una scelta di vita» ESCLUSIVA
Connettiti con noi

Hanno Detto

Belardi: «Per Perin la Juve è una scelta di vita, il rinnovo è la ciliegina sulla torta. Fa benissimo a sentirsi un titolare perché Thiago Motta…» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Belardi, ex portiere della Juventus, ha analizzato la prestazione di Perin contro lo Stoccarda e le gerarchie dei portieri con Thiago Motta: le dichiarazioni in esclusiva

Una notte da eroe, nonostante il risultato. Mattia Perin ha stregato l’Europa nella sfida di Champions League Juve Stoccarda, confermando un concetto fondamentale: in questa Juve non ci sono vice, nell’idea di Thiago Motta tutti sono potenziali titolari. Nella giornata odierna è arrivato anche l’ufficialità del suo rinnovo e per analizzare il momento del numero 1 bianconero, Juventusnews24 ha contattato in esclusiva l’ex portiere della Juventus Emanuele Belardi.

Belardi, partiamo dalla prestazione straordinaria di Perin contro lo Stoccarda. Sono state 9 le sue parate decisive: da ex portiere qual è stata quella che più l’ha impressionato e globalmente che sensazione le ha dato Mattia ieri?
«Nella partita di ieri Perin è stato straordinario. Credo che sia una di quelle partite che rimarranno impresse nella mente del calciatore per tutta la vita perché di prestazioni in Champions League di questo livello non ne capitano tante in carriera. Peccato solo per il risultato, sarebbe stato un eroe ancora più di quello che è già stato. Ha fatto delle parate importanti e mi è piaciuto tantissimo il rigore perché non è stato un rigore sbagliato ma parato. Ha fatto una grandissima parata intuendo l’angolo, il tiro era abbastanza forte e angolato quindi scelgo quell’intervento».

Thiago Motta batte forte su un tasto, ossia che tutti devono sentirsi titolari e nessun vice. Lo stesso Perin ha dichiarato che si sente un co-titolare. A livello psicologico, quanto è importante questo fattore all’interno di un gruppo, specialmente nel parco portieri, per costruire una stagione così lunga?
«Thiago Motta è un allenatore che punta molto sul gruppo. L’ha dimostrato a Spezia e l’anno scorso a Bologna dove con l’entusiasmo e il gioco ha centrato un obiettivo straordinario come quello della Champions. È giusto che tutti i giocatori si sentano coinvolti e titolari. Perin fa benissimo a sentirsi un titolare perché, per me, lo è come Di Gregorio: le partite sono tante e in un grande club ci devono essere due portieri, se non tre, di altissimo livello e la Juve li ha».

Mi collego proprio a questo. Cosa pensa dell’alternanza tra Perin e Di Gregorio? Chi dei due le dà più garanzie magari?
«Ormai nei grandi club, dove ci sono tante partite, ci devono essere più portieri titolari e siccome le prestazioni sono rassicuranti è giusto che l’allenatore li possa alternare facendo riposare l’uno o l’altro».

La Juventus ha ufficialmente rinnovato il contratto di Perin fino al 2027. Lato società, quanto è importante confermare per altri due anni un portiere di questa affidabilità?
«La Juve ha puntato, al di là del bravo portiere, anche sulla professionalità e sulla stesura dell’uomo. Perin si sta dimostrando nel corso degli anni una persona affidabile, un ragazzo serio e soprattutto un grande portiere. Questo rinnovo è la ciliegina sulla torta perché parliamo di un portiere che ha raggiunto la grande maturità, è integro e quindi ha fatto bene la Juve ad assicurarsi le prestazione per i prossimi due anni».

Lato giocatore invece. Che significato ha per lui questo rinnovo? Nel senso, c’erano diversi club interessati a lui e che potevano consegnarli una vetrina da protagonista, da titolare. Da cosa è stata dettata, secondo lei, la sua scelta di rimanere a Torino e giocarsi il posto da titolare in tutti questi anni con Szczesny prima e Di Gregorio poi?
«La sua è una scelta di vita. Sicuramente sta benissimo in un grande club come la Juve e preferisce giocare le sue carte in un grande club e sinceramente sono d’accordo. Andare in un altro grande club, avrebbe dovuto giocarsi il posto e quindi meglio restare dove sta bene e in un club importantissimo come la Juve».

Discorso Nazionale. Mattia merita una chiamata in azzurro?
«Qualche anno indietro Perin sarebbe stato sicuramente nella lista dei portieri della Nazionale. Oggi ci sono 4-5 portieri che giocano con più continuità e anche più giovani. Credo sia anche giusto così. Parliamo di Di Gregorio che è giovane ed è appena andato in Nazionale, Meret che è il portiere del Napoli da un po’ di anni, Vicario sta facendo benissimo al Tottenham, Donnarumma è uno dei più forti in Europa. Sono portieri giovani, di prospettiva e che stanno facendo bene nei propri club. Quando c’era stato un momento di difficoltà nel giro dei portieri in Italia qualche anno fa, il Perin di oggi sarebbe stato sicuramente nel giro della Nazionale. Peccato, ma deve essere comunque felice e orgoglioso della sua carriera».

Si ringrazia Emanuele Belardi per la disponibilità e la gentilezza mostrata in questa intervista.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.