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Febbraio d’oro, 7 vittorie su 7
Un mese aureo per la Juventus cominciato con la sfida all’Inter e culminato con il 3-1 al Napoli in Coppa Italia, sette vittorie su sette partite passando per la Champions di Oporto
Senza interruzioni, senza pause, questo il cammino elettrizzante della Juventus nel mese di febbraio, periodo caldo della stagione, tinto di colori bianconeri. Sette match disputati, sette successi, un ruolino di marcia impressionante, contornato da ottime prestazioni da parte di un gruppo che, ormai, ha rinsaldato un abito tattico vittorioso come il 4-2-3-1. Campionato, Coppa Italia e Champions, la Juve impegnata su tutti i fronti ha fornito risposte esaustive, convincenti, sciorinando un gioco bello a vedersi e tremendamente efficace, accontentando gli edonisti-puristi del calcio da una parte, e coloro i quali si definiscono più sparagnini, votati solo al dio risultato. Un’ottima coniugazione, un connubio che si va ad incastrare perfettamente in una squadra che ha intenzione di arrivare fino in fondo a tutti gli obiettivi.
E marzo ormai è arrivato, proprio il periodo che Allegri indicava come topico e ottimale per la lievitazione della forma e delle performance. Il febbraio luminoso dei bianconeri è partito con la vittoria contro l’Inter di Pioli per 1-0, match che ha poi scatenato l’allenatore nerazzurro in una polemica post partita, tanto sterile e pretestuosa, quanto fastidiosa anche solo a ricordarsi, alimentando l’odio dei detrattori nei confronti della Vecchia Signora. Un ciclo dorato che è passato attraverso la grande affermazione in Champions ad Oporto, con una qualificazione ancora da giocarsi ma fortemente indirizzata verso Torino, quattro vittorie ulteriori in campionato contro le cosiddette piccole, Crotone, Cagliari, Palermo ed Empoli: dodici punti in carniere e vetta consolidatissima della Serie A, sempre più in solitaria. E poi l’ultimo successo, il 3-1 sul Napoli in Coppa Italia, che ha scatenato dalle parti della società partenopea un putiferio con lo scopo di nascondere la crisi degli azzurri, tre sconfitte nelle ultime 4 partite, e creare un ambiente ricco di odio per il ritorno al San Paolo, rimpolpando le schiere di anti-juventini strillanti e richiamanti presunti e immaginari “scandali”. La Juve, piaccia o non piaccia, in 28 giorni ha messo a segno un ein plein impressionante, 4 gare allo Stadium e 3 trasferte, ben 16 reti infilate agli avversari di turno e solamente due subite, quella di Chochev del Palermo in campionato e quella di Callejon in Coppa Italia, con una differenza gol di +14. Una difesa quasi a tenuta stagna, un reparto d’attacco molto prolifico che ha visto bagnare il debutto del gol di Marko Pjaca in maglia bianconera, in un match basilare come quello contro il Porto in terra lusitana, sbloccando il risultato.
Higuain in queste sette partite ha fatto la parte del leone d’area con ben 5 successi personali raccolti tra Crotone, Cagliari, Palermo e Napoli, ma anche Dybala è andato a bersaglio 4 volte, ben due contro il suo amatissimo Palermo e Napoli, senza dimenticare Mandzukic, Dani Alves, il ritorno all’esultanza da marcatore di Marchisio, Alex Sandro e la rete spettacolare di Cuadrado che ha spaccato e bastonato l’Inter. Insomma, una macchina da gol questa Juventus, registrata nei minimi dettagli, un modulo che mette tutti gli interpreti in condizioni di attaccare la porta avversaria e raccogliere soddisfazioni in fase realizzativa, di contro una difesa ermetica, quasi inscalfibile, la migliore del campionato italiano e un centrocampo, criticato ad inizio annata, che sta sorreggendo le bocche da fuoco e sa fare filtro. Il febbraio d’oro è replicabile in questo nuovo mese di marzo, servirà tenere alta la concentrazione, la fame di trionfi, migliorando la tenuta fisica, per arrivare con il gas aperto fino alla fine della stagione. A questa Juventus nessun obiettivo è precluso.