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Dani Alves: «Alla Juventus vincere è un’ossessione»
L’esterno brasiliano ha raccontato alcuni aneddoti della sua gloriosa carriera in un articolo scritto su The Players’ Tribune
In caso di vittoria della Juventus domani sera a Cardiff, il brasiliano più titolato della storia conquisterebbe il 35° trofeo della sua carriera: numeri da capogiro e che bastano per descrivere l’immenso talento di Dani Alves.
L’APPRODO ALLA JUVE – Dopo essere diventato il re dei social, il terzino verdeoro ha scelto di immedesimarsi scrittore ed ha scritto un articolo su The Players’ Tribune, in cui ha parlato degli inizi della sua carriera, della sua gloriosa storia in blaugrana e dell’avvento la scorsa estate alla Juventus: «Quando sono arrivato a Torino – racconta Dani Alves – per me è stato come cambiare scuola: per tutta la carriera, infatti, sono stato praticamente abituato soltanto ad attaccare e a spingere sulla fascia, mentre in Italia si gioca un calcio diverso ed ho dovuto adattarmi anche a compiti più difensivi. Non è stato facile l’ambientamento, ma pian piano ho iniziato ad avvertire la stima e la fiducia dei miei compagni e solo da lì in avanti sono riuscito a dimostrare di che sono capace».
IL GENIO E LA MENTALITA’ – Sono queste le due caratteristiche che secondo l’ex giocatore del Barcellona contraddistinguono la Juventus: «Mi ritengo fortunato – prosegue Alves – perché in ogni squadra in cui vada a giocare il genio mi segue: in Spagna avevo Messi, mentre qua ho Dybala, un giocatore eccezionale e che guardandolo anche in allenamento mi ricorda tanto la Pulce. Al Barcellona vincevamo perché riuscivamo a giocare a memoria, mentre alla Juventus è diverso: oltre ad essere forti tecnicamente, è la mentalità del gruppo che ci spinge alla vittoria. Quando l’arbitro fischia l’inizio, tutti noi siamo consapevoli che in un modo o nell’altro riusciremo a raggiungere la vittoria: è questo che fa la differenza, in quanto vincere con la maglia bianconera non è un obiettivo, ma un’ossessione».