News
Il secondo addio di Buffon alla Juve, i motivi, e le riflessioni sul futuro
Buffon saluta a fine stagione, stavolta per davvero. Si chiude il ciclo dei 9 scudetti con l’addio del portiere che ha segnato un’epoca. E sul futuro…
Avrebbe meritato un altro epilogo, sicuramente lo aveva sognato, trionfale, dopo aver finalmente sollevato quella Champions che ha inseguito invano per una carriera e mezza. Invece oggi Gigi Buffon rischia di giocare l’ultima partita in Serie A contro il Sassuolo, al termine di una stagione storta, sbiadita, con più tonfi che successi e al momento con una Juve fuori dalla zona Champions. Le parole di amore e gratitudine sui social non dicono tutto, dietro all’addio di Gigi c’è anche la sensazione di sentirsi quasi di troppo, ormai lontano dai progetti della società e le idee di Pirlo e il suo staff, il suo ciclo è finito, si chiude un’epoca, anche sua. Stavolta sarà addio definitivo, l’ultima invece è stata una prova generale durata giusto il tempo di metabolizzarla. Il ritorno clamoroso a Torino dopo l’avventura al Psg, è stato più che altro un’opportunità e un atto anche di fede nei confronti della dirigenza.
E’ tornato rinunciando a una buona parte di se stesso – rinunciando all’ambizione di lottare per una maglia da titolare per intenderci – ma il passo indietro da una parte è stato mentalmente più complicato del previsto, dall’altra insufficiente. Ha risposto alla grande in campo, quando ha avuto le sue occasioni, non ne ha mai chieste o pretese in più, ma era sicuro di averle meritate a suon di prestazioni convincenti e allenamenti di altissimo livello. Non è fatto per la panchina, non ancora, allora ha capito di avere due strade: smettere o tornare protagonista altrove. Non è una questione di offerte ma di stimoli, al momento ha rifiutato qualche proposta italiana (Atalanta e Fiorentina) e pensa più all’estero, ma senza forzare, perché anche la prospettiva di ritirarsi e godersi la famiglia lo stuzzica. Buffon e Chiellini, gli ultimi due mattoni della BBC, rischiano di lasciare nella stessa estate, con una domanda a cui forse risponderà il tempo: non sono più da Juve o è questa Juve che non è più per loro?