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Agnelli: «Calciopoli? Pensare sempre, parlarne mai»

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Andrea Agnelli non si sbilancia su Calciopoli. Ma c’è una partita che i tifosi-azionisti della Juventus non vogliono perdere e sulla quale c’è bisogno di chiarezza dal lontano 2006

Da una parte la relazione finanziaria annuale chiusa al 30 giugno 2018 e dall’altra il bilancio di sostenibilità con cui il progetto Juve intreccia solidità e speranze legate soprattutto ai risultati sportivi. Vincere aiuta a vincere e le risposte devono sempre arrivare dal campo. E a tal riguardo, per dare continuità dopo sette anni di successi, si è concretizzata l’operazione Cristiano Ronaldo. Chapeau.

Nessuna pietra tombale invece su calciopoli. A chiederlo senza tentennamenti, ma con sano realismo e convincimento, sono i tifosi bianconeri attraverso la voce degli azionisti presenti che hanno approvato il risultato finanziario – comprese le inevitabili perdite – dopo aver snocciolato criticità e richieste di impegni ben precisi. Tutti quesiti a cui Agnelli e il neo eletto consiglio di amministrazione – criticato per essersi insediato prima della votazione – hanno dato risposte. Non senza lasciare aperti dubbi di sorta su alcuni spunti, anche coloriti, dei presenti: in primis le infiltrazioni e gli affari illegali della curva Sud a scapito di immagine e credibilità della Società bianconera.

Ma anche nessun approfondimento particolare sui motivi che hanno spinto alla separazione con l’ormai ex amministratore delegato Marotta, prossimo ad accasarsi con l’Inter. Dissidi o cos’altro? Una semplice citazione e un altrettanto moderato applauso dei presenti. Perché come ha poi aggiunto Agnelli «cambia prima che sei costretto a farlo».

Ma torniamo su calciopoli. La vicenda è paragonabile ad una partita da vincere. La parola “fine”, in quell’amaro capitolo della storia bianconera, si potrà mettere solo cancellando gli asterischi sul numero degli scudetti realmente vinti dal Club. Per fare chiarezza, dentro e fuori il fortino bianconero, e ristabilire giustizia ed equilibrio. Sull’argomento il Presidente Andrea Agnelli ha replicato così: «Pensare sempre, parlarne mai».

A detta di molti tifosi un caso da chiudere ma non a “tarallucci e Moratti”.

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