News
Agnelli, Paratici ed ex vertici Juve: cade l’accusa di fatture inesistenti. Archiviazione anche per i sindaci
Agnelli, Paratici ed ex vertici Juve: cade l’accusa di fatture inesistenti. Archiviazione anche per i sindaci sul reato di falso in bilancio
Come riportato da Repubblica la Procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per i sindaci della Juventus su manovra stipendi, side letter e sulla famosa carta segreta da 19 milioni di euro di Ronaldo: «Tutto questo ambaradan non ci è mai stato comunicato. Se l’avessimo saputo, ci saremmo agitati non male. Sono scosso e arrabbiato», diceva l’ex presidente del collegio sindacale Paolo Piccatti ai pm. Tutti e tre si erano dichiarati all’oscuro delle operazioni di asserito risparmio e conseguente restituzione degli stipendi dei calciatori. «Nè dai documenti in sequestro, come le mail, nè dalle intercettazioni, è emerso il minimo coinvolgimento dei sindaci nelle condotte illecite descritte con riguardo alla seconda manovra stipendi è emersa chiaramente la volontà dei dirigenti juventini di non rendere pubblico alcunché in ordine alle trattative con i giocatori», scrivono i pm.
La richiesta di archiviazione è però duplice. È stata fatta anche per gli ex vertici della Juve, Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato. A cadere è l’accusa di “emissione di fatture per operazioni inesistenti” con riguardo alle «operazioni foriere di plusvalenze fittizie». La procura motiva così: «È emersa la finalità prevalentemente bilancistica e non fiscale delle operazioni di scambio contestate. Queste operazioni risultano neutre, “a somma zero”, sotto il profilo finanziario, tese solo a consentire di registrare un ricavo immediato, spalmando i costi negli anni successivi». E allora «anche ritenendo artificiali i valori contrattuali, la Juventus non ha avuto alcun concreto vantaggio fiscale da queste operazioni».