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Bonucci, ma non dovevi spostare gli equilibri al Milan?
Altra prestazione flop per l’ex difensore bianconero. Da quando ha lasciato la Juventus Bonucci non è più lo stesso
“Più affamato che mai”, “Qui per spostare gli equilibri”, “Andrò oltre i miei limiti”. Sono solo alcuni dei suggestivi slogan, social o meno, snocciolati da Leonardo Bonucci da quando è arrivato a Milano. Al di là delle frasi ad effetto (da 10), però, tocca andare a giudicare quanto visto sul campo (da 4). La prestazione da censura con la Sampdoria è stata solo l’ultima di una serie di prove stentate del numero 19. Le promesse, per ora, non sono state mantenute. Tra dire il fare, insomma, c’è di mezzo il mare, un oceano sconfinato chiamato Juventus.
TROPPE RESPONSABILITA’? – Nessuno aveva detto che sarebbe stato facile d’altra parte. Ma sembra quasi che Bonucci se la sia andata a cercare. Leonardo si è sostanzialmente autoproclamato salvatore della patria, senza fare i conti con le difficoltà oggettive di adattamento a cui sarebbe andato incontro. Si è sobbarcato sulle spalle un carico di aspettative enormi che, probabilmente, non è in grado di sostenere. D’un tratto è diventato capitano, top player e uomo simbolo di un Milan che più di squadra compiuta sa ancora molto di cantiere aperto.
LA JUVE E’ LA JUVE – Bonucci è un grande giocatore, indubbiamente. Ma il suo rendimento prescindeva dall’organizzazione del capolavoro Juventus. Le caratteristiche del difensore venivano esaltate all’interno di un marchingegno oliato alla perfezione. Come a dire: non è Bonucci che fa la Juve, è la Juve che fa Bonucci. Zapata e Romagnoli non sono Chiellini e Barzagli. La mentalità vincente bianconera, forgiata da sei anni di successi, al Milan non esiste. Ma Bonny ha preferito fare finta di nulla. Pensava di andare ‘a spostare gli equilibri’ ma per ora… Aspettiamo, comunque, per giudicare.