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Clara Albuquerque: «Douglas Costa in aiuto di una regione povera del Brasile» – ESCLUSIVA
Clara Albuquerque, giornalista brasiliana di Esporte Interativo, in esclusiva su Juventus News 24
Clara Albuquerque, giornalista brasiliana di Esporte Interativo, ha parlato in esclusiva su Juventus News 24 dell’emergenza Coronavirus in Brasile. Tutto su Danilo, Alex Sandro e Douglas Costa, quest’ultimo resosi protagonista di un gesto ammirevole.
Ciao Clara: Douglas Costa, Danilo e Alex Sandro si trovano attualmente in Brasile. Qual è la situazione lì relativamente all’emergenza Coronavirus?
«Il calcio è fermo, così come tutte le attività sportive. La situazione non è grave come in Italia, anche perché la diffusione del virus è più recente. Ma parliamo di un Paese molto grande in cui temo ci saranno molti problemi. Anche perché a differenza dell’Italia in Brasile non è tutto fermo. Abbiamo qualche regione sotto raccomandazioni restrittive, ma nulla di più. Il presidente Bolsonaro è un uomo che non confida molto nella scienza».
Sui tre brasiliani della Juventus, cosa ci dici?
«Hanno deciso tutti e tre di tornare. Prima Douglas Costa, poi Alex Sandro e Danilo. Non hanno l’obbligo di non uscire, anche se la raccomandazione è quella di restare a casa a prescindere. So che Douglas Costa è andato a consegnare cibo in una delle regioni più povere del Paese insieme alla sua fidanzata. Ovviamente nel massimo della sicurezza».
Quando i primi giocatori della Juventus sono tornati dalle proprie famiglie ci sono state molte polemiche. Le condividi?
«Sono stati autorizzati dalla Juventus. I tre brasiliani sono tornati perché avevano la famiglia lì. Io stessa avevo pensato di tornare, quindi li posso comprendere. In momenti come questo senti la necessità di prenderti cura dei tuoi familiari. Poi sta alla responsabilità di ognuno: non è né una scelta giusta né sbagliata. Cambia da situazione a situazione».
Cosa manca a Doglas Costa, o “Doughi” per Sarri, per diventare un top player?
«È un giocatore fantastico, ma gli infortuni gli hanno condizionato la carriera, anche nella Nazionale brasiliana. Se avesse la continuità sarebbe un super giocatore. Nell’uno contro uno non c’è nessuno migliore di lui. Tutti questi infortuni credo condizionino anche la fiducia degli allenatori nei suoi confronti, non può considerarsi un giocatore affidabile».
Perché Alex Sandro non riesce a trovare continuità di rendimento?
«È una bella domanda. Io sono qui da tre anni: quando sono arrivata era considerato il terzino migliore del mondo. L’anno dopo è stato molto complicato per lui. Questa stagione è stata ondivaga. Non so se sia un problema di condizione o di feeling con Sarri, anche con Allegri era la stessa cosa. Forse il problema è stato proprio quella stagione fantastica. Ci si aspetta da lui più di quello che potrebbe dare».
Dicono che Danilo sia già diventato un senatore dello spogliatoio…
«Questo è vero, è un ragazzo fantastico. E super maturo e cosciente delle cose che accadono intorno a lui. Lui piace a tutti, ed è di riferimento per lo spogliatoio. Tuttavia a mio parere la Juve avrebbe bisogno di un terzino di livello più alto. Uno alla Dani Alves, per intenderci. Per giocare con Ronaldo e Dybala, e per vincere la Champions, serve qualità».
Marcelo, Willian ed Emerson Palmieri: tre brasiliani per il mercato in entrata della Juve. Quale sarebbe il più funzionale?
«Marcelo è un terzino fantastico ma non resterà a questi livelli per molto tempo ancora, anche adesso al Real non è più titolare. Non credo sia l’ideale per la Juve. Willian potrebbe essere un profilo valido per rinforzare l’attacco, ma quello che tornerebbe sicuramente più utile è Emerson Palmieri. È un giocatore che ha ancora margini di crescita».
Hai qualche altro nome da proporci?
«Alex Telles del Porto, anche lui terzino sinistro. Ha una qualità superiore, ma è un po’ sparito dai radar perché gioca in Portogallo. Nella Juve farebbe tranquillamente la sua figura»·
Sappiamo che tieni in grande considerazione un giovane brasiliano di casa Juve…
«Sono un’estimatrice di Lucas Rosa della Juventus U23. È un ragazzo appena 20enne di grande tecnica e velocità. Ha una personalità da Juve: è responsabile e molto maturo. Uno con un carattere alla Kaka. Credo che meriti la convocazione in prima squadra, così come è avvenuto per Wesley».
Si ringrazia Clara Albuquerque per la disponibilità e la cortesia mostrate in occasione di questa intervista