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Aleinikov: «Occhio a dire che la Juve è rinata» – ESCLUSIVA
Sergej Aleinikov, ex centrocampista bianconero, ha analizzato la situazione della squadra di Allegri ai nostri microfoni
La Juventus ha centrato venerdì sera la sua seconda vittoria consecutiva in campionato, dando così continuità al successo ottenuto nel derby. Un ottimo modo per affrontare la sfida di domani contro il Benfica, che sarà decisiva per il proseguimento del cammino in Champions League. I bianconeri, con le spalle al muro, hanno assoluta necessità di vincere, per prepararsi al meglio anche alla successiva trasferta di Lecce. Di questo, e non solo, ha parlato l’ex centrocampista bielorusso Sergej Aleinikov a Juventusnews24.
Come ha visto la Juve nelle ultime uscite?
«Sicuramente se guardiamo alle ultime due partite un miglioramento c’è stato, ma valutiamo anche gli avversari che con tutto il rispetto non sono stati così probanti per una squadra come la Juve. Per vedere vedere a che livello è la squadra dovrà affrontare avversari di un certo livello. Solo allora potremo dire che è guarita del tutto».
Allegri però è sulla strada giusta secondo lei?
«I conti si fanno sempre alla fine, vediamo strada facendo. Chiaro che questa può essere la strada giusta, ma quando arriveranno altri ostacoli bisognerà superarli con tanta determinazione. Difficile ora dire se c’è stato un miglioramento o meno, anche perchè due settimane fa non c’erano i presupposti di adesso. Vediamo partita dopo partita e tra qualche mese tireremo le somme».
La Juve può vincere a Lisbona domani?
«Deve andare a vincere, non è che può farlo. E’ obbligata ad ottenere i tre punti. Chiaro che sarà difficilissimo, ma il calcio è bello anche per questo: quando tu non ti aspetti le cose quelle possono arrivare e anche il contrario. Io poi ovviamente non devo credere nulla perchè non gioco più, devono essere loro quelli convinti di poter andare a vincere».
L’hanno sorpresa le ultime prestazioni di Rabiot?
«Nelle stagioni precedenti sembrava dovesse andar via, invece forse qualcosa è cambiato anche da parte sua, tanto è vero che prima neanche si avvicinava a segnare e ora sta vedendo la porta con più continuità. Però ripeto, sempre le valutazioni maggiori vanno fatte contro squadre più forti. Se segna domani contro il Benfica possiamo dire che è un altro giocatore. E magari anche da rinnovo».
Come si spiega invece le difficoltà di Paredes?
«Sempre parlando da fuori è difficile dare le risposte giuste. Possiamo però pensare che se non riesce a dare il massimo qualcosa non va più da parte sua che va in campo. Anche se sicuramente può influire il discorso allenatore in questi casi. E’ un misto delle due cose».
Altro probabile titolare domani sarà McKennie. Cosa pensa di questo giocatore?
«McKennie ha sempre alti e bassi, può fare una gara stupenda e sparire in quella successiva. Purtroppo è un calciatore che non ha continuità».
Con i rientri di Chiesa e Pogba come può cambiare questa Juve?
«Con Chiesa sicuramente dovrebbe cambiare qualcosa, ma l’unica domanda che mi pongo io è “in che condizioni rientrerà?”. Il problema principale è sempre legato alle condizioni, purtroppo ha perso parecchio tempo. Allenarsi in forma è un conto, un altro conto è affrontare le partite. Se rientra al meglio quasi subito, ma penso sia difficile, può cambiare molto anche per la Juve. Stesso discorso ovviamente lo possiamo fare anche per Pogba, anche se non è stato fuori così tanto».
Potrà però dare sicuramente una mano la sosta, almeno parlando di Chiesa.
«Si esatto. Per gli infortunati sarà, tra virgolette, il periodo migliore perchè potranno lavorare tranquilli. Sarà come un altro ritiro per loro che non lo hanno fatto in estate».
Quanto pesa l’assenza di un giocatore come Bremer in questi periodi?
«Ogni giocatore che fa il titolare e dà alla squadra certi meccanismi per produrre il gioco, se viene a mancare, causa problemi. Ma stiamo a vedere perchè sempre c’è un’alternativa. Le squadre hanno rose così ampie non a caso».
A proposito di rosa, cosa manca alla Juve? Come agirebbe sul mercato?
«Io già da tanto tempo dico che bisogna avere i centrocampisti che riescono a fare l’ultimo passaggio e gli inserimenti giusti per segnare, perchè a parte rari casi alla Juve si fa ancora molta fatica su questo. Se Rabiot continua così ovviamente può essere un’ottima soluzione, ma bisogna vedere».
Alla prossima in campionato c’è la sfida con il Lecce, una partita che lei conosce bene. Cosa si aspetta da questa gara?
«Per la Juve guardiamo e aspettiamo come andrà con il Benfica. Con una vittoria la squadra sarà galvanizzata mentalmente, tutto l’ambiente subirà una spinta decisiva per affrontare gli impegni che verranno. In ogni caso verranno a Lecce per vincere, anche se i giallorossi sicuramente vorranno fate punti. Dopo la sconfitta di ieri saranno caricatissimi e vogliosi di reagire. Non sarà una passeggiata».
Si può ancora sperare in una rimonta scudetto?
«Può succedere tutto, non possiamo dire ancora con certezza che la Juve sia tagliata fuori. Ora va avanti e magari le altre come Napoli o Milan crollano. E lì i bianconeri dovranno essere pronti a far punti, è ancora tutto aperto. Poi parliamo di ipotesi, nella realtà sappiamo tutti che sarà molto difficile. I tifosi bianconeri vogliono vincere ogni anno, ma non sempre ci si riesce».
Si ringrazia Sergej Aleinikov per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista