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Alessio Tacchinardi: vi racconto i miei Inter-Juve
La super sfida di San Siro si sta avvicinando a grandi passi, al punto tale che anche tutti gli appassionati di scommesse calcio stanno andando in fibrillazione.
Sul blog sportivo L’Insider, è stata pubblicata un’interessante intervista a due grandi ex dell’incontro, uno per parte, ovvero Riccardo Ferri e, soprattutto, Alessio Tacchinardi.
I migliori ricordi in maglia Juventus contro l’Inter
Per godersi l’intervista con le parole di Tacchinardi e Ferri, è sufficiente dare un’occhiata a questo video:
Il conto dei derby d’Italia disputati? Per Tacchinardi è impossibile tenerlo, avendo giocato 11 anni con la maglia Juve. Una partita sempre estremamente sentita, fantastica da giocare, ma anche su cui scommettere, come ben sanno tutti gli amanti delle scommesse calcio, che si prepara da sola, che permette di giocare e sfidare altri grandissimi giocatori. La competizione è molto alta. L’attenzione delle due società è uno degli aspetti che più fanno la differenza: è facile notare quanto, entrambe, lavorando professionalmente ogni giorno, hanno voglia di superarsi a vicenda.
La partita che Tacchinardi ricorda con più piacere è sicuramente quella del 14 aprile 2001: essendo stato da ragazzino tifoso della Juventus, la partita speciale da giocare una volta indossato sul serio questa maglia non poteva essere che questa. E, l’altro piccolo, grande sogno era quello di poter andare in rete proprio in questo match. La data di cui sopra segna proprio quell’avvenimento: la Juve batte 3-1 l’Inter al Delle Alpi e Tacchinardi segna la prima rete, quella che dà il via al successo bianconero, completato poi dalle reti di Inzaghi e Del Piero.
Il ricordo meno piacevole?
In realtà, anche se alla fine quella partita andò a favore della Juve, che si impose 1-0 nello scontro diretto contro l’Inter che avrebbe deciso il campionato, nel 1998, a Tacchinardi è rimasto sempre un grande dispiacere. Giusto per essere chiari, stiamo parlando della famosa partita in cui c’è stato il fallo/non fallo di Iuliano su Ronaldo. Ebbene, nonostante quel match dovrebbe rappresentare un ricordo particolarmente piacevole, anche per come si è sviluppato ed è terminato poi il campionato, in realtà non lo è, da momento che Tacchinardi, la domenica precedente, prese un’ammonizione che gli costò la squalifica e che gli impedì di scendere in campo quel giorno e giocare quella partita, che ha segnato in maniera indelebile il calcio italiano di fine anni Novanta.
Il top player più forte incontrato nelle sfide contro l’Inter?
Tacchinardi mette fin da subito in evidenza come abbia avuto la fortuna di giocare con un gran numero di campioni in quegli anni. Ovviamente, il riferimento è sia tra le file dei bianconeri, essendo stato compagno di giocatori del calibro di Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic e Zidane, sia tra le file interiste. Ad esempio, spesso e volentieri, in mezzo al campo, erano spettacolari le battaglie con il “Cholo” Simeone, che adesso allena l’Atletico Madrid, ma ai tempi era uno degli uomini più importanti dell’Inter a centrocampo.
Dovendo scegliere un giocatore dell’Inter, Tacchinardi ha ammesso che è impossibile non fare il nome di Ronaldo, il “Fenomeno” brasiliano. L’ex centrocampista della Juve, infatti, ha sottolineato come il sudamericano fosse un fenomeno assoluto, sia tecnicamente, ma soprattutto fisicamente, visto che sotto questo aspetto era qualcosa davvero di speciale. In modo particolare, quello pre-infortunio, è stato qualcosa di veramente emozionante da sfidare per Tacchinardi, uno che non si è mai fatto problemi nell’elogiare i campioni, seppur di maglie diverse rispetto a quella bianconera.