Hanno Detto
Alex Sandro: «300 presenze traguardo storico. Vi dico tutto» – VIDEO
Alex Sandro: «300 presenze traguardo storico. Vi dico tutto». Le parole del difensore della Juventus – VIDEO
Alex Sandro, al canale Youtube della Juventus, ripercorre la propria avventura in bianconero dopo il raggiungimento del traguardo delle 300 presenze.
300 PRESENZE – «È un onore grandissimo. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui. Fare 300 partite in una squadra come la Juve è una cosa storica. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati sempre vicini».
ESORDIO CON LA JUVE – «Chievo. Il primo gol? A Udine, di destro».
GOL E ASSIST – «Più di 10. 13, 14, 15? Sì, 15. Quanti assist? Meno di 30. Ah di più? Tanta roba!».
IL GOL PIU’ BELLO – «Il primo. La prima doppietta? A Parma».
ESORDIO IN CHAMPIONS – «Col Siviglia. Cinque città europee in cui ho giocato? Madrid, Barcellona, Monaco di Baviera, Monaco e Siviglia».
PRIMO GOL IN CHAMPIONS – «Fuori casa, di testa, contro il Malmoe. Le prime persone che ho incontrato qui sono Chiellini, Buffon, Bonucci, Barzagli. Sono loro che mi hanno dato i primi abbracci. Il compagno più difficile? Cuadrado, quando siamo in squadre diverse uno esce zoppicando».
GARA CHE RIGIOCHERESTI – «Sicuramente la finale di Champions, per provare a vincerla».
MIGLIOR COMPAGNO – «Certamente Danilo, lo conosco dal 2010. Dentro al campo e anche fuori, abbiamo tanti ricordi insieme. È un grande amico».
TROFEO PIU’ IMPORTANTE – «Il primo campionato, perché è stato difficilissimo. Il ricordo che ho è una riunione tra di noi, ci siamo detti che dovevamo lasciare tutto per fare quello che abbiamo fatto. Da quel momento lì abbiamo fatto il nostro meglio».
PARTITA PIU’ DIFFICILE – «Nel giorno in cui è morta la mia nonna. In quella partita stavo malissimo, l’ho fatto per la squadra e per mia nonna. Abbiamo pareggiato, abbiamo avuto tante critiche. Non sempre stampa e tifosi sanno quello che stiamo passando».
SOPRANNOME – «Il mio cognome è Lobo. In italiano è lupo, ogni tanto Bonucci mi chiama Lobo. Danilo mi chiama Indio, che in brasiliano è un indiano. A casa mia mi chiamano tutti Alex».