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Allegri a DAZN: «Sarà un’Atalanta arrabbiata. Vlahovic molto maturo»
Allegri a DAZN: il tecnico della Juventus ha presentato lo scontro Champions con l’Atalanta. Le sue parole
Massimiliano Allegri ha parlato a DAZN alla vigilia di Atalanta Juve.
Ecco le dichiarazioni del tecnico della Juventus.
SFIDA – «La più importante no, potrebbe essere una sfida bella e lo sarà sicuramente. Loro sono una squadra fisica e tecnica che gioca molto bene. Saranno molto arrabbiati dopo l’eliminazione in Coppa Italia, noi stiamo continuando il nostro percorso. Sappiamo della difficoltà della partita e quindi bisognerà farsi trovare pronti. Però non è la più importante, diciamo che adesso è una bella sfida».
NAPOLI INTER – «Non cambia assolutamente gli orizzonti della Juve. In questo momento guardando la classifica e la realtà bisogna giocarsi il quarto posto con l’Atalanta».
MORATA DYBALA – «Per giocare a calcio quando abbiamo la palla bisogna cercare di offendere e fare gol. Quando non ce l’abbiamo dobbiamo difendere e metterci a disposizione. Sicuramente i tre davanti ci danno una grossa mano nella fase offensiva perché hanno qualità importanti. Però devono anche darci una mano in fase difensiva, ma penso che sia una cosa normale».
VLAHOVIC – «Tecnicamente è un giocatore che deve migliorare molto. Caratterialmente è un giocatore che, per l’età che ha, è molto maturo e questo è un bel vantaggio per lui. Ed è una caratteristica che uno ha o non ha».
FUTURO DYBALA – «Paulo sta facendo molto bene, è molto sereno e sta riprendendo una buona condizione fisica. Per noi è un valore aggiunto molto importante visto che nelle prima parte della stagione ha saltato un po’ di partite».
MORATA – «Alvaro tecnicamente è un giocatore straordinario, non è che migliorato o peggiorato. Ha fatto i primi sei mesi molto bene per quelle che sono le sue caratteristiche, che non sono quelle di giocare spalle alla porta. Però quando l’ha fatto, l’ha fatto nel migliore dei modi facendo delle buone prestazioni. I giocatori vanno valutati per quello che sanno fare, non per quello che uno vorrebbe che facessero».