Allegri: «Ho imparato molto alla Juve. La società farà la scelta giusta»
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Allegri: «Ho imparato molto alla Juve. La società farà la scelta giusta» – VIDEO

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Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista dopo Juve Atalanta, analizzando il match e parlando anche del suo addio alla squadra

Ai microfoni di Sky, Massimiliano Allegri è intervenuto parlando della partita Juve Atalanta terminata 1-1. Di seguito riportata l’analisi dell’allenatore livornese e alcune dichiarazioni legate al suo futuro e all’esperienza in bianconero.

IL SUO FUTURO – «E che ne so io (ride n.d.r.). Credo che la società farà la scelta migliore per portare avanti questa squadra vincente. Abbiamo fatto 37 formazioni differenti, un po’ per gli infortuni anche e la squadra ha risposto. Il campionato è facile dicono, ma facile non è. È la squadra che lo ha fatto diventare facile. Lascio un’ottima squadra fatta di ottimi giocatori che può rivincere il campionato e fare una grande Champions. C’è stata una crescita costante».

LA SVOLTA DOPO MADRID – «Dopo la partita di Madrid ho messo a riparo il campionato, sapendo che il passaggio con l’Atletico era poco ripetibile nel calcio. In quel momento lì la mia preoccupazione era quella di rimettere a posto il campionato. La partita con il Bologna è stata fondamentale dopo l’Atletico Madrid. Poi è andata bene, e in mezzo c’è stato un altro crollo».

LE PAROLE DI AGNELLI – «Il Presidente è stato fantastico. Ho avuto la fortuna al Milan di essere presentato da Berlusconi, con Andrea è stato molto bello anche. Con i giocatori lì presenti è stato bello. Avevo chiesto di finire facendo una bella partita. Ora non mi rendo conto degli Scudetti consecutivi».

LE MOTIVAZIONI FUTURE – «Indipendentemente dalla possibilità di allenare, io faccio valutazioni tecniche sulla squadra. Da lì viene la voglia di allenare. Se non mi diverto smetto di allenare perché non sono un abitudinario. Se non sono me stesso non posso fare un buon lavoro indipendentemente dai risultati».

LA DECISIONE DELL’ADDIO – «Dopo l’Ajax c’era il desiderio di andare avanti. Poi nell’ultimo mese ho capito che per il bene della società era giusto finire, altrimenti a ottobre saremo rimasti in mezzo a problematiche da cui era difficile uscire fuori».

ESPERIENZA DA ALLENATORE – «Io sono stato fortunato. Ho imparato molto alla Juve e al Milan. Credo che Andrea (Pirlo ndr) lì in studio possa confermare».

VOCI ALLA ROMA – «No, assolutamente no. Sono arrivati tanti messaggi che mi hanno fatto piacere. Ora giochiamo a Genova poi vediamo. Se non ci sarà la situazione giusta non alleno, altrimenti vado. Ora vedremo che succede: la vita è piena di imprevisti e occorre affrontarli e scegliere la situazione migliore perché non è facile».

COMUNICARE L’ADDIO«Mi è stato comunicato venerdì mattina. Non mi sono chiesto il perché: è una decisione della società. Quando sono uscito dalla riunione giovedì sera sapevo che non sarei stato più l’allenatore della Juve, anche se non me l’avevano detto».

Il tecnico livornese, poi, ha parlato anche ai microfoni di Juventus TV. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

IL BILANCIO – «È stata una bella partita anche se abbiamo fatto fatica a far gol. Sarebbe stato meglio se avessimo chiuso una vittoria ma sono contento. Sono stati 5 anni meravigliosi. La società ha preso questa decisione ed era giusto finire così».

BARZAGLI – «Stasera Barzagli ha fatto una partita straordinaria. Di questo livello ne abbiamo pochi.  Sono 5 Scudetti totalmente diversi ma tutti ugualmente belli».

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