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Allegri: «Non avremmo meritato sconfitta. Annata straordinaria» – VIDEO
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Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato nel post-partita dopo la sfida contro il Torino
(Giovanni Albanese inviato allo Stadium) – Nel post-partita di Juve Torino, Massimiliano Allegri ha analizzato la sfida anche ai microfoni di Sky Sport e a Juventus Tv. Di seguito riportate le parole dell’allenatore bianconero.
L’ANALISI DEL MATCH – «Sarebbe stata una sconfitta immeritata perché la squadra ha fatto una buona partita. Nel secondo tempo il Torino non ha mai tirato in porta, e nel primo gli abbiamo regalato un gol. I ragazzi stanno facendo un’annata straordinaria e dobbiamo fargli i complimenti. Contro la Roma bisogna fare bene contro una squadre che lotta per la Champions e recupereremo qualcuno. Spinazzola ha finito in crescendo, Ronaldo ha fatto un bellissimo gol. Siamo partiti meglio rispetto a Milano, purtroppo abbiamo preso gol su un errore».
RICHIAMI A CANCELO – «Quando la palla è dall’altra parte deve correre dentro il campo, se rimane largo la palla non la prende. Oggi hanno fatto una buona partita tutti, anche Pereira è entrato bene. Stiamo facendo giocare tanti giovani e solo con l’esperienza migliorano».
I CADUTI DI SUPERGA – «Rappresentava gran parte della storia del calcio. Domani bisogna commemorare questa tragedia che rimane nella testa e nel cuore di tutti».
LA LITE CON ADANI – «Quello che è successo sabato sono dispiaciuto. Ogni tanto parlo perché non è tutto da buttare quello di cui ora si parla, dell’evoluzione del gioco. Non è neanche da buttare quello che ci hanno insegnato i vecchi allenatori. Fare l’allenatore è un mestiere difficile, come tanti altri, ma non dipende da quello che si vede scritto e da quello che si vede. Bisogna tornare un pochino indietro, ma non al calcio meno evoluto, ma avere la percezione e capire i momenti se no tutti farebbero gli allenatori. Io rispetto tutti e rispetto le idee di tutti e giustamento posso venire criticato. Secondo me bisogna tornare a miscelare tutto quello che ci è stato insegnato perché i principali attori sono i giocatori. Nella formazione generale di tutti: questo deve essere il passaggio. La cosa si è chiusa sabato perché io ho grande rispetto. Pensavate che io non venissi, ma per me il rispetto è una cosa fondamentale… Bisogna essere bravi ad accettare la sconfitta e lavorare su quello che dobbiamo fare».
L’ANALISI DI BARCELLONA-LIVERPOOL – «Ci sono tre partite emblematiche: Valencia, Manchester United e Atletico Madrid. Con gli inglesi abbiamo perso ma è stata la miglior partita e nessuno se la ricorda. Ho avuto la fortuna di allenare Milan e Juventus: sono due società con DNA diversi. È inutile scimmiottare su come giocano le altre: ecco l’errore che facciamo noi in Italia. Tornando su Barcellona-Liverpool, il livello dei giocatori del Barcellona è superiore. Fino al secondo gol di Messi, il Liverpool ha fatto una buona partita, ma dopo il gol potevano prenderne cinque. Come è successo a noi dopo l’1-1 con l’Ajax».
LA PARTITA CON L’AJAX – «Dopo il gol abbiamo avuto difficoltà. Avevamo timore più grosso di perdere la partita, quando dovevamo avere serenità. C’erano circostanze difficili da spiegare, che non sono giustificazioni. Stasera dopo l’1-1 potevamo vincere la partita e abbiamo accelerato. In quei momenti non devi avere fretta. Con l’Ajax, alla prima palla persa da Pjanic, sono arrivati davanti al portiere. Su quello dobbiamo migliorare e lavorare. La Champions è sempre stata un obiettivo, ma è difficile da raggiungere. Ci sono delle cose che vanno al di là di tutto».
ESORDI – «Sono contento per l’esordio dei ragazzi. Hanno debuttato diversi giovani e magari da qui alla fine ci sarà spazio per altri».
MOMENTO – «Quando vinci il campionato un po’ di motivazioni le perdi. Poi stanno giocando sempre gli stessi da molte partite ed è normale un po’ di stanchezza».