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Allegri: «Avevamo due obiettivi e li abbiamo raggiunti. Cuadrado da valutare»
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato al termine del match di Champions League contro lo Young Boys
Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di Sky al termine del match di Champions League contro lo Young Boys, valido come sesta ed ultima giornata del girone H. L’allenatore della Juventus ha spiegato come la sua squadra ha approcciato il match che avrebbe deciso se i bianconeri sarebbero passati agli ottavi di finale come testa di serie o come seconda classificata. Ecco le sue parole.
PARTITA – «Gli obiettivi erano due, il passaggio del turno e il primato, e li abbiamo raggiunti meritatamente. Dispiace aver perso stasera, ma abbiamo perso le partite meno rischiose per perdere. Il terreno non ha inciso, quando abbiamo subito il rigore abbiamo avuto occasioni per pareggiare ma abbiamo subito il 2-0. Lo Young Boys ha fatto una bella partita ma noi siamo stati imprecisi».
CUADRADO – «Ha preso un colpo al ginocchio, verrà valutato domani, Anche ieri non stava benissimo».
OTTAVI –«Se ci capita una tra Atletico, Liverpool e Tottenham saranno sfide interessanti. Il calcio italiano avrebbe meritato quattro squadre agli ottavi, ma vorrà dire che avremo due squadre in più in Europa League».
DERBY –«Perdiamo Bentancur, Cuadrado vediamo, Emre Can ha fatto una buona partita»
Ecco invece cos’ha dichiarato ai microfoni di JTV.
«Obiettivo raggiunto. Per ora abbiamo perso partite ininfluenti, e questo è un bene. Avremmo voluto comunque vincere. Adesso pensiamo al Torino. Certo, andare in vantaggio sarebbe stato importante, ma oggi non siamo andato avanti ma indietro. Peccato per il gol annullato a Dybala, ma è stato giusto annullarlo. Cuadrado ha preso un colpo, comunque Emre Can è entrato molto bene».
Allegri ha parlato anche ai microfoni di Raisport, ecco cos’ha detto.
«Abbiamo raggiunto l’obiettivo del primo posto in una serata storta in cui abbiamo avuto molte occasioni. Il 2-2? Ho rivisto l’azione e il gol era da annullare. Pjanic? C’era -6°, ho preferito risparmiarlo per sabato».