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Allegri a Dazn: «Inizio di un percorso, ma non avevo dubbi sui ragazzi»
Massimiliano Allegri, allenatore della Juve, ha parlato dopo il match di Serie A contro il Torino. Le dichiarazioni
Intervistato da Dazn, Massimiliano Allegri ha parlato dopo Torino Juve.
VITTORIA – «Oggi i ragazzi hanno dimostrato di essere un gruppo importante. Partita ordinata a partire dallo stare dietro la linea della palla. Abbiamo tirato molto in porta, sono contento. E’ la prima vittoria in trasferta, poi per qualche partita non avevamo segnato. Dispiace per il periodo passato ma a volte ci sono cose al di sopra di quello che possiamo fare, ma bisogna uscirne. Oggi è stato fatto un primo passettino, non avevo dubbi sui ragazzi».
SPARTIACQUE – «C’è stata quella con la Salernitana, ad inizio di una settimana non facile. Poi ci sono cose che si incastrano al contrario, noi bisogna essere bravi a portare le cose dalla nostra parte, nessuno ci regala nulla. Trovare il migliore oggi è difficile. Ero sereno in panchina perchè vedevo i ragazzi fare una partita seria. C’è da sistemare qualcosa ma lo faremo avanti crescendo».
ATTACCANTI – «Quando si capisce che gli attaccanti hanno il sopravvento bisogna giocare su di loro. Ogni tanto venivamo a prendere palla troppo sotto. Moise ha fatto bene, avrebbe meritato il gol, Mlik è entrato bene. Paredes anche ha avuto uno spirito giusto. I ragazzi hanno fatto bene, è solamente l’inizio di un percorso che si è interrotto in quella settimana in cui avevamo perso qualche punto».
DUELLI – «All’inizio riuscivamo con i passaggi rasoterra, poi ho chiesto ai ragazzi di alzarla per giocare sulla seconda punta. Ma l’atteggiamento è stato ottimo, sapevamo che giocavamo con un Torino tosto. Poi è normale che più duelli vinci e più è facile vincere la partita».
MODULO – «Stasera hanno fatto bene tutti con Bremer e con Bonucci poi. Essere aggressivi è importante, per giocare con i tre è fondamentale essere così».
VLAHOVIC – «Con lui parlo tantissimo. Stasera indipendentemente dal gol è stata una gara di livello tecnico importante rispetto alle ultime due. Ha 23 anni, deve crescere come tutti dobbiamo farlo. Migliorano gli anziani, figuriamoci i giovani».
PROLUNGARE IL RITIRO – «No avevo detto ai ragazzi che saremmo tornati a casa, è giusto riabbracciare i bambini. Se lo sono meritato».