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Allegri post Cagliari: «Più vicini al 6° scudetto consecutivo»
Massimiliano Allegri, nel post partita di Cagliari, analizza in maniera serena e in alcuni passaggi anche con ironia, la prestazione ancora una volta vincente della sua squadra
«Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata perchè il Cagliari va a folate e in casa ha un cammino molto importante. Abbiamo avuto qualche problema finchè non abbiamo sbloccato il risultato. Poi, rimasti loro in dieci, la gara si è incanalata bene per noi anche se abbiamo concesso troppo avendo un uomo in più e Buffon ci ha messo una pezza… Ora comunque avanti cosi, prima di tuffarci in Europa concentriamoci sul campionato perchè venerdi incontreremo il Palermo e dovremo prendere altri tre punti per avvicinare il sesto scudetto consecutivo che sarebbe leggendario…». Questa la dichiarazione a caldo di Allegri nel post partita contro il Cagliari vinto per 2-0 dai bianconeri.
Si passa ad analizzare le prestazioni di alcuni giocatori: «Higuain è straordinario in fase realizzativa, e questo lo sapevamo. Ora si sacrifica anche molto per la squadra, rincorre, pressa, e questo è un valore aggiunto. La classifica cannonieri? A me non interessa se lui la vince o no. Anche perchè gli ultimi anni il capocannoniere non ha mai vinto lo scudetto… Se vedo che è così (ride n.d.r.) lo levo… Khedira? Ha giocato sempre da quando ho cambiato modulo. Lui giocava a due negli ultimi anni, poi da noi ha giocato da mezzala facendo bene. Ora in questo modulo sta giocando sempre è vero: lui è molto bravo anche quando va in gestione della partita. Se la partita viaggia a 30 all’ora lui va a 31, se la partita viaggia a 50 all’ora lui va a 51».
Si chiede per l’ennesima volta al tecnico livornese quali siano state le motivazioni che hanno portato al cambio modulo e sul suo eventuale futuro lontano dalla Juve: «Era giusto cambiare, era il momento adatto. I ragazzi sono stati bravi, si sono responsabilizzati di più e siamo diventati meno conservatori. Diciamo che con questo sistema siamo più ariosi, prendiamo più aria in campo… Il mio futuro? Il mercato calciatori è chiuso e quindi si parla del mercato allenatori… Anche l’anno scorso si diceva che andavo via e invece sono rimasto… A voi fa comodo scrivere cosi, a noi ci fa comodo per divertirci un po’».
Si chiude con una domanda sul calcio-spettacolo e sull’infermeria, che quest’anno, a differenza dello scorso, è decisamente meno affollata: «Quando si gioca a calcio a volte la partita cambia. Noi ogni tanto siamo stati leziosi e contro le squadre in dieci devi smontarli senza concedere occasioni. Su questo dobbiamo migliorare, senza pensare al concetto di spettacolo. Anche perchè il calcio spettacolo per me vuol dire concretezza, vittorie. I grandi calciatori giocano semplice, perchè è la cosa più difficile da fare… l’infermeria? Tutte le annate sono diverse. Non bisogna né preoccuparsi più di tanto per qualche infortunato in più, perchè in quel caso il gruppo tende a stringersi e a dare il meglio, né esaltarsi quando tutti o quasi sono a posto».
Nonostante la sconfitta, il tecnico rossoblù Rastelli è affatto nervoso e si dice soddisfatto della prestazione della sua squadra: «La partita l’abbiamo interpretata bene, come l’avevamo preparata in settimana. I miei ragazzi sono stati veramente molto bravi. Noi cerchiamo in ogni gara di adattarci all’avversario, a differenza del girone di andata, e questo ci permette di stare molto di più in partita e giocarci le gare fino alla fine. Quando poi vai sotto contro queste grandi squadre devi capire quando devi mantenere le posizioni e quando pressare. In questo la squadra è cresciuta molto rispetto alla gara di andata allo Stadium, sappiamo leggere molto meglio le partite. Ora stiamo recuperando altri infortunati e potremo concludere al meglio questo campionato».