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Analisi tattica Juve-Barcellona: Dybala e Kulusevski sono sterili a destra
Analisi tattica Juve-Barcellona: la partita dello Stadium analizzata nei dettagli. Le mosse di Andrea Pirlo e Ronald Koeman
All’Allianz Stadium si affrontano la Juventus ed il Barcellona. Il match e le mosse dei due allenatori analizzate e studiate nei minimi dettagli.
La Juve si blocca a destra
La Juve esce dal match contro il Barcellona subendo una vera e propria lezione di calcio contro un avversario che a tratti ha addirittura passeggiato. Prima di analizzare le molte difficoltà difensive, va detto che la fase di possesso è stata deludente e lacunosa.I bianconeri si sono disposti con il solito ibrido 4-4-2/3-2-5 con Kulusevski e Dybala dietro Morata. A causa della presenza dei due mancini, la Juve ha quindi catalizzato il gioco a destra, facendo tanta densità su quel lato. Il problema è che la manovra si bloccava lì: Dybala e Kulusevski si pestavano spesso i piedi, in generale c’era pochissimo movimento senza palla da parte di tutti i giocatori, con combinazioni di prima inefficaci.
Per creare imprevedibilità, i bianconeri avrebbero potuto sfruttare di più Chiesa con cambi di campo verso sinistra, servendolo in corsa, ma come detto ci si bloccava a destra. La Juve ha fatto enorme fatica nel fare progredire l’azione, ancora una volta c’è poco movimento senza palla: la squadra è troppo rigida in fase di possesso, ci sono pochi smarcamenti in grado di muovere le linee avversarie.
Il pressing è sempre bucato
Nei primi secondi di gara, abbiamo visto quelle che erano le intenzioni di Pirlo: applicare un pressing ultra offensivo e contrastare il palleggio blaugrana sin dalle fondamenta. Il problema è che la fase di non possesso è stata forse l’aspetto più inquietante della prestazione di oggi. I bianconeri avevano ben poche idee su come recuperare il pallone ed erano sempre in ritardo nei tempi di gioco. Il Barcellona ha manomesso con estrema facilità il pressing avversario, e lo ha fatto un po’ i tutti i modi: sia dentro al campo che in fascia.
Rispetto al solito 4-2-3-1, oggi il Barcellona era più asimmetrico: Sergi Roberto restava bloccato, mentre Jordi Alba era in costante sovrapposizione. A destra, era soprattutto Dembélé che dava ampiezza. La Juve ha sofferto molto in fascia, i cambi di gioco del Barcellona sono stati una spina nel fianco. I catalani erano bravi nel fare densità da un lato per poi effettuare repentini cambi di gioco sull’altro.
Danilo era quasi sempre isolato contro Dembélé, mentre – soprattutto nella ripresa – Cuadrado ha patito le pene dell’inferno contro Pedri. I padroni di casa erano fiacchi e passivi in zona palla, subendo in continuazione le combinazioni sul breve delle punte blaugrana. Nel secondo tempo, la Juve si è allungata sempre di più, il Barcellona ha trovato con crescente facilità Messi e Griezmann tra le linee. Le transizioni difensive sono state un problema enorme, su ogni palla persa i catalani riuscivano ad arrivare in porta: solo l’estrema leziosità negli ultimi metri ha impedito alla Juve di subire un passivo molto pesante.
Insomma, i bianconeri sono parsi totalmente inermi quando c’era da recuperare il pallone, il Barcellona ha consolidato il possesso senza problemi.
L’imprecisione di Chiesa, Dybala e Kulusevski
Il rammarico è che, nonostante tutte queste difficoltà tattiche, con un po’ di precisione in più la Juve avrebbe potuto fare male. Il Barcellona è parso tutt’altro che irreprensibile nelle transizioni difensive, quando la Juve recuperava il pallone aveva sempre spazi per fare male.
Il problema è che le punte bianconere hanno disputato una prestazione terribile dal punto di vista tecnico, sbagliando quasi sempre scelte ed esecuzione. Il più deludente è stato forse un Kulusevski che ha azzeccato poco o nulla, nonostante diverse volte la Juve lo abbia servito in situazioni pericolose. Anche se quasi mai i bianconeri sono riusciti a isolarlo sul lato debole (ossia, dove si esalta) anche Chiesa è stato molto confusionario, con tante palle perse e palloni gestiti malamente. Tutti questi errori tecnici hanno portato anche a difficoltà difensive, visto che poi il Barcellona seminava il panico in ripartenza.
Poco o nulla ha funzionato in questa partita, Pirlo ha molto lavoro da fare.