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Analisi tattica Juve-Spal: Frabotta sfonda a sinistra, Ramsey delude

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Analisi tattica Juve Spal: la partita dello Stadium analizzata nei dettagli. Le mosse di Andrea Pirlo e Pasquale Marino

Rabiot incide

Nonostante l’ampio turnover, la Juve archivia piuttosto facilmente la pratica Spal e centra la semifinale contro l’Inter. Tra le cose migliori viste dai bianconeri, c’è senza dubbio l’uscita dal basso. La Spal ha provato a volte a recuperare palla in avanti, ma queste situazioni finivano per aprire pericolose crepe tra le fila degli ospiti: come per esempio avvenuto in occasione del rigore segnato da Morata, dove la Juve elude bene il pressing avversario e riesce ad attaccare in campo aperto con Rabiot. Dal francese sono arrivate buone risposte. L’ex PSG si è distinto per buoni break e ha spesso velocizzato la manovra, con anche buone aperture a sinistra.

Non si può dire lo stesso di un Ramsey apparso davvero opaco, insieme a Bernardeschi forse il peggiore del match. Il gallese ha perso tanti palloni e rallentato spesso l’azione, non riuscendo a incidere in avanti. Insomma, ci si aspettava un’altra prestazione dall’ex Arsenal.

Kulusevski si muove molto

A due facce invece la prestazione di Kulusevski, che abbiamo visto svariare su tutto il fronte offensivo. Intervistato alla fine del primo tempo, lo svedese ha detto questo: “Cerco la posizione migliore per creare spazi. Ci muoviamo tanto: a volte mi trovo esterno, a volte in mezzo, a volte in profondità e a volte vengo incontro. Devo fare cose diverse”.

Insomma, Kulusevski deve sapere interpretare la singola situazione e occupare la posizione a seconda del contesto. Per quanto si sia mosso molto, spesso è stato un po’ impreciso al momento dell’ultimo passaggio: lui si sente una punta, ma deve essere meno sprecone in avanti. Riesce comunque a trovare la via delle rete, approfittando del brutto svarione di Tomovic.

Frabotta e Fagioli incidono

In assoluto, le notizie forse più incoraggianti arrivano dai giovani, che hanno approcciato il match con intensità e determinazione. Se Dragusin a volte è stato un po’ impreciso, va elogiata la prova di Frabotta e Fagioli. Il centrocampista, che ha agito come mediano insieme a Rabiot, ha toccato una valanga di palloni e si è preso tante responsabilità in fase di impostazione.

Frabotta, che ha trovato il suo primo gol con la maglia bianconera, è invece stato un costante sbocco offensivo in fascia. La Spal faceva fatica nel difendere a destra, con la Juve che ha servito tante volte il proprio esterno in situazioni dinamiche. Anche se si affrontava un avversario non certo di primo livello, è positivo il coraggio (e la possibilità) nell’approcciare il match con tanti giovani. Un netto passo in avanti rispetto agli anni precedenti.

 

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