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Anastasi: «Juve mentalità superiore, ma CR7 è solo al 70%»

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L’ex centravanti di Juventus e Roma parla in avvicinamento al match dello Stadium. Le parole di Pietro Anastasi

Intervistato da il Corriere dello Sport, Pietro Anastasi, che ha recentemente ammesso di combattere contro un tumore, ha presentato così – in veste di doppio ex – la sfida tra Juventus e Roma in programma domani sera allo Stadium. Ecco alcuni passaggi della sua intervista.

COME DYBALA – «Anche quando giocavo: ero un centravanti che lavorava per la squadra, ero moderno già allora. Mi rivedo in Dybala»

RONALDO – «Penso che il suo arrivo abbia comunque fatto bene a tutti. Anche se… Non è ancora il Ronaldo del Real, non gioca bene, per me è al 70 per cento. Molte cose gli riescono con più difficoltà e non per via delle marcature italiane o sciocchezze del genere. Poi, inutile sottolinearlo, ha dei colpi mostruosi».

JUVE – «La Juve è stata la squadra della vita. Sono juventino da sempre, quante volte l’ho ripetuto. Quando la Juve veniva a giocare a Catania facevo il raccattapalle e lo guardavo con gli occhi di chi sogna di poter un giorno essere un campione. Ho conservato a lungo la foto di Charles nel portafoglio al posto di quelle di mia moglie e dei miei figli e devo dire che loro non gradivano. Però, vedi, tornando ad oggi la gente ha voglia di rivedere un’Inter vincente, un Napoli vincente, una distribuzione diversa dei titoli».

MENTALITA’ – «Allegri ha 46 punti, se vince doppia la Roma. La differenza? La mentalità Ricordo un 2-2 a Torino con la mia doppietta: allora non c’era tutta questa distanza tra le due squadre. Mi curo e lotto contro la malattia: ora la gente mi tratta come un eroe, ma non c’è motivo…»

IL GAP – «Oggi la Juve ha 46 punti e la Roma 24, e se domani la Juve vince la doppia; è incredibile, dopo sole 17 giornate. La differenza te la spiego io, si chiama mentalità. Anche la Juve ha attraversato dei momenti in cui effettivamente era e si sentiva perdente, ma negli ultimi otto anni è via via cresciuta sbagliando pochissimo sia in campo sia fuori… Insieme all’Inter questa Roma è la delusione del campionato».

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