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Angelo Alessio: «Agnelli vuole vincere lo scudetto sul campo» – ESCLUSIVA
Angelo Alessio, ex calciatore ed allenatore della Juventus, parla in esclusiva su Juventus News 24
Angelo Alessio appartiene a quella ristrettissima cerchia di individui che, nella medesima vita, ha avuto il privilegio di giocare e di allenare la Juventus (per poco meno di due mesi in sostituzione allo squalificato Conte). Il nome è uno di quelli immediatamente associati al mondo bianconero, la competenza in materia estremamente alta. Il suo isolamento, in questo periodo, non è però così diverso da quella di chiunque altro: «Sono a casa che mi aggiorno attraverso la visione di partite e allenamenti. Studio inglese, leggo qualche libro, telefono ai miei familiari ed amici».
Storico vice di Antonio Conte, seguito passo passo fino al termine dell’esperienza al Chelsea, nell’ultima stagione ha deciso di “mettersi in proprio” nelle vesti di tecnico del Kilmarnock, in prima divisione scozzese. Esonerato a fine 2019, Alessio ora aspetta una nuova chance per metterci in gioco. «Sono pronto, spero di avere un’opportunità per poterlo dimostrare», afferma in esclusiva su JuventusNews24.com.
Che sensazioni, che emozioni in un periodo così drammatico?
«Una su tutte: la sofferenza per tutte le persone colpite e per l’emergenza che sta vivendo il nostro Paese. E poi un grande senso di ammirazione e stima, per tutte le persone che, pur consapevoli di mettere a rischio la loro vita, stanno combattendo in prima linea, senza rispiarmiarsi. A tutti loro va la mia più profonda riconoscenza».
La Serie A e il sistema calcio in generale sono in ginocchio…
«Come tutto il Paese. È difficile fare una stima dei danni provocati dal Coronavirus, ma credo enormi. Se il calcio ripartirà mi chiedo come ripartirà. È difficile fare previsioni ma in questo momento le priorità sono altre».
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«La Juventus è stata la prima a muoversi in questo senso, anche se non credo si tratti di una misura applicabile per tutte le società. Chiellini, Buffon e Bonucci hanno un senso di appartenenza superiore a quello degli altri nel Club, per questa ragione il loro contributo in tal senso è stato determinante».
Lo scudetto alla Juve se il campionato verrà sospeso definitivamente?
«È sbagliato fare queste ipotesi. Penso che il Presidente Agnelli voglia vincerlo sul campo».
La Juventus di Sarri se l’aspettava così?
«Sì, è come me l’aspettavo. Prestazioni di squadra tra “up e down”. Devo dire inoltre che Sarri ha ereditato una squadra vincente. È stato accolto con aspettative molto alte. Ha avuto tanti problemi sin dall’inizio di questa stagione. Una malattia lo ha tenuto lontano dalla squadra per molti giorni. Tutti sappiamo quanto siano importanti le prime settimane per conoscere i giocatori e l’ambiente. C’erano diversi calciatori che dovevano lasciare la Juve e poi sono rimasti. Nonostante tutto è in corsa su tutti gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. Poi penso sia normale che tutti vogliano vedere la Juventus vincere e giocare bene…».
Nove partite da allenatore a tutti gli effetti della Juventus: quale la più bella?
«L’emozione più forte è legata alla prima partita contro il Napoli. Vincemmo 2-0 con gol di Caceres e Pogba. Fu un match difficile che riuscimmo a prevalere con merito soltanto alla fine. Ricordo che la gioia che ho provato quella sera a fine partita era irrefrenabile».
Il Conte dell’Inter è diverso da quello della Juventus?
«Antonio è sempre lo stesso. Determinato, caparbio, sicuro, convincente. Ha dato tanto all’Inter quest’anno. Non vedo differenze».
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«Uno come Andrea lo vedrei bene dappertutto. Conosce il calcio come pochi».
Al Chelsea ha avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto con Emerson Palmieri: uno da Juventus secondo lei?
«Emerson è un buon giocatore che predilige un gioco offensivo. È bravo sia a livello tattico che tecnico. Potrebbe dire la sua in questa Juve e poi Sarri lo conosce molto bene…».
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«Entrambi stavano facendo molto bene, con me hanno trovato spazio. Stavamo facendo una buona stagione con diversi clean sheets».
Angelo Alessio da dove ripartirà a livello professionale?
«Sono pronto per allenare sia in Italia che all’estero. Spero di avere un’opportunità per poterlo dimostrare».
Si ringrazia Angelo Alessio per la cortesia e la disponibilità mostrate durante questa intervista