Di Livio: «Ora non si può più sbagliare. Scudetto? É andato» - ESCLUSIVA
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Di Livio: «Ora non si può più sbagliare. Lo scudetto è andato» – ESCLUSIVA

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L’ex calciatore bianconero Angelo Di Livio, in esclusiva per i nostri microfoni , ha analizzato la situazione in casa Juve

Archiviata la vittoria di Salerno, la Juve non ha tempo di riprendere fiato. I bianconeri saranno impegnati domani sera allo Stadium contro il Genoa, in una gara da non fallire per continuare a risalire la classifica verso le zone alte. In esclusiva per Juventusnews24, Angelo Di Livio, il soldatino della Vecchia Signora, ha analizzato la situazione della squadra di Allegri.

Partiamo dall’ultimo successo con la Salernitana. Qual è il suo giudizio sulla Juve vista in campo?

«Sicuramente un giudizio positivo. Quella di martedì era una partita che bisognava vincere a tutti i costi e la Juve ha portato a termine il compito. Ma ovviamente non può bastare. Continuano ad esserci ancora troppi alti e bassi, c’è poca continuità nelle prestazioni e nei risultati. Il quarto posto rischia di allontanarsi».

Quindi l’obiettivo per questa stagione deve essere la qualificazione in Champions?

«Si si assolutamente. Allo scudetto ormai non ci credo più, la Juve non lo vincerà. I bianconeri hanno perso troppi punti in questo inizio di stagione».

Soffermandoci ancora sulla gara di Salerno, può essere il 4-2-3-1 il modulo giusto per esaltare le qualità della rosa a disposizione di Allegri?

«Io sono convinto che i moduli non siano così tanto importanti. All’inizio del campionato ci sono stati troppi errori da parte dei singoli giocatori. Ricordo ad esempio quelli di Szczesny nelle prime uscite e i tanti, troppi, gol banali che sono stati presi. Nell’ultimo periodo la Juve ha ritrovato un po’ di compattezza e di concentrazione, ma non si poteva assolutamente permettere di perdere contro l’Atalanta. E’ stato un errore, ora c’è bisogno soltanto di ricompattarsi e ripartire meglio di prima».

Le continue voci sulle indagini in corso possono condizionare i giocatori?

«Mi auguro che al più presto la società riesca a chiarire la situazione. Altri giudizi non posso darne in merito al caso, bisogna aspettare e sperare che tutto finisca per il verso giusto. Però sai, quando c’è di mezzo la Juve le notizie hanno inevitabilmente più risalto, tutti ne parlano…chi gioca per questa squadra, però, sa che questo deve essere uno stimolo in più per dare il massimo sul campo. Non devono farsi distrarre dal resto».

Considerando, fino alla sosta natalizia, il calendario della Juve e quello delle rivali, è il momento giusto per rosicchiare qualche punto?

«Si assolutamente. Penso già alle partite che ci saranno oggi, con Inter, Roma, Napoli e Atalanta impegnate negli scontri diretti. La Juve però deve evitare di fare troppi calcoli e deve pensare in primis alla sua situazione. Allegri sa che ora non c’è più margine di errore e che ogni partita va giocata per portare a casa i tre punti».

Chi vede favorito per lo scudetto?

«Secondo me il candidato principale è il Milan, l’ho sempre detto. Attenzione però anche a Napoli e Atalanta, che sono squadre che “si nascondono”. Gasperini cerca di evitare questi discorsi, ma la sua squadra ormai è attrezzata per poter vincere il campionato. E poi occhio anche all’Inter, che nell’ultimo periodo sta risalendo la classifica dopo qualche passaggio a vuoto».

Spostandoci al mercato, cosa serve alla Juve per migliorare la qualità della rosa?

«Un bomber, assolutamente. Serve un attaccante che riesca a trovare la via della porta con la giusta continuità. Morata è un giocatore che mi piace molto, corre, rincorre, lotta e si sbatte per i compagni, ma la Juve ha bisogno di una prima punta che segni. Vlahovic ovviamente sarebbe il top, ma non so come finirà con la Fiorentina. C’è bisogno di un grande nome che possa essere affiancato in avanti a Dybala, che quando sta bene riesce ancora a fare la differenza come abbiamo potuto vedere».

Dybala è ormai da considerare un leader di questa squadra? Può essere il capitano del futuro?

«Si si, ormai è maturo e va considerato leader. L’unico neo sono i troppi infortuni che lo hanno colpito nelle ultime stagioni, che vanno assolutamente eliminati. Sono però convinto che sia già in grado di dare una mano alle colonne storiche del gruppo, che per me sono Chiellini, Bonucci, Cuadrado e Szczesny. Comunque le figure importanti in uno spogliatoio non devono essere chissà quante, meglio poche ma buone. Mi fido di Chiellini e Bonucci, sono due giocatori con lo spirito da Juve e sanno come ci si deve comportare. Chi gioca in questa squadra sa di avere sulle spalle una grossa responsabilità, non si può scendere in campo per giocare una partita da 6. Serve molto, molto di più».

Rimanendo in tema infortuni, la Juve al momento ha assenze pesanti. Quanto possono pesare le indisponibilità di giocatori come Chiesa, Danilo e McKennie?

«E’ ovviamente un bel problema, ma non solo la Juve ne è alle prese: questi dettagli possono danneggiare la stagione di tante altre squadre, come danneggiano anche Allegri. Purtroppo però il tecnico non ci può fare nulla, non deve quindi essere una scusa. Consideriamo anche che sono tutti calciatori che sono costretti a giocare un gran numero di partite, tra cui quelle con le Nazionali».

Un suo pronostico per la gara di domani con il Genoa?

«E’ una partita che va affrontata con la giusta cattiveria e che la Juve dovrà vincere. Punto, non c’è molto da girarci intorno. Come ho detto prima non ci si può più permettere di sbagliare, quindi via con i tre punti sperando che cadano quelle che sono davanti in classifica».

Si ringrazia Angelo Di Livio per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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