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Angelozzi: «Sempre preoccupati nell’affrontare la Juve. Barrenechea da Nazionale, ma Soulé…»

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Guido Angelozzi, direttore sportivo del Frosinone, ha così parlato in vista del prossimo match in programma con la Juve

A Tuttosport, Guido Angelozzi, dirigente del Frosinone, ha parlato in vista del prossimo match contro la Juve.

SFIDA ALLA JUVE – «Beh, anche noi non stiamo attraversando uno dei momenti migliori… Quando si affronta la Juve si è sempre preoccupati, perché giocare contro la Juve è sempre difficile al di là del periodo: la Juve è la Juve».

ALLEGRI – «Conosco un po’ l’ambiente bianconero perché ho buonissimi rapporti con dirigenti e allenatore. Per me si è trattato di un momento figlio della delusione per la sconfitta a Milano con l’Inter. Quando perdi dopo una grande rincorsa e tutti credono di poterla coronare ci può stare un momento di scoramento. Poi c’è stata qualche assenza e anche quella ha inciso. Ma questa per la Juve resta una stagione bellissima dal punto di vista del rendimento. Come quella passata, perché qualcuno magari dimentica il lavoro di Allegri, che senza i 10 punti di penalizzazione avrebbe centrato la qualificazione alla Champions. La Juve sta facendo un campionato importante, lanciando tanti giovani».

BARRENECHEA – «Barrenechea per me è un giocatore forte. Ha dimostrato grande personalità ed è cresciuto moltissimo, ha fatto passi da gigante: si diceva che occupava solo una zona invece gioca a tutto campo, è cresciuto nella personalità e nella distribuzione del gioco. Avrà un futuro importante, come ho già detto per me entro due anni sarà nazionale argentino».

SOULE’ – «Sinceramente non pensavo, come per Barrenechea, che potesse dare così tanto, visto che non aveva mai fatto un campionato intero. E invece è quarto nella classifica marcatori con 10 gol: ha segnato più di Lukaku e di tanti attaccanti importanti giocando in una squadra piccola. Era arrivato già con grande personalità, è migliorato ancora nel tiro e nel dribbling e nella continuità nei novanta minuti. Posso dirgli solo grazie e spero che continui fino alla fine».

KAIO JORGE – «Lui veniva da due anni di stop per infortunio e ha fatto fatica all’inizio, ma ora sta crescendo davvero tanto: ha talento e ha solo bisogno di giocare. Il mio primo obiettivo dei tre era Soulé e ad agosto ero a Torino per lui, quando ci fu la partita tra prima e seconda squadra allo Stadium: Kaio segnò tre gol e mi impressionò per il suo talento. Ne parlai con Giuntoli, Manna, Cherubini e Allegri che mi dissero che aveva solo bisogno di giocare e decisi di prenderlo. Lo stesso accadde per Barrenechea».

HUIJSEN – «E volevo prendere anche Huijsen, e invece domenica mi ha fatto gol… (ride, ndr) Anche lì non mi ero sbagliato! L’esultanza contro il pubblico? È giovane, ha bisogno di fare le sue esperienze: capisco che un ragazzo di 18 anni, fischiato, possa avere una reazione sbagliata. Ma erano fischi di amarezza per la sua scelta e non di cattiveria, perché il pubblico di Frosinone è molto pacato e signorile».

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