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Antognoni e l’accostamento alla Juve: «Non ho tradito chi tifava per me»

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Giancarlo Antognoni ripercorre la sua carriera dopo l’addio burrascoso in società dalla Fiorentina: le sue parole

Giancarlo Antognoni ha parlato a Il Tirreno del suo addio alla Fiorentina.

ANDARE IN UNA SQUADRA PIÙ FORTE – «Mai. Neppure una volta e sottolinei pure il mai. E ora, nella maturità, mi rendo conto sempre di più, ogni giorno che passa, di aver fatto la scelta giusta. I soldi e il successo sono solo una parte della vita, ci sono cose che contano di più come l’amore, il rispetto, i valori umani. Io non ho tradito la gente che tifava per me e adesso raccolgo i frutti. Oggi sento attorno lo stesso affetto di quando giocavo, anche di più. Non è cambiato niente. Allora vuol dire che al calciatore, all’idolo, hanno sostituito l’uomo. E questo credo sia straordinario».

DONNARUMMA – «Io non avrei lasciato il Milan, sono orgoglioso di essere rimasto a Firenze. Oggi è tutto diverso. Noi giocavamo per divertirci, c’erano anche i soldi, ma la vera felicità, la gioia era scendere in campo. Pensavamo solo a quello. Ora i calciatori sono aziende più meno grandi e come tali ragionano. Di sicuro guadagnano di più, ma non credo si divertano a giocare a calcio come succedeva a noi. Sono dei professionisti di alto livello e come tali vogliono essere pagati».

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