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Antonio Candreva, lo scarto della Juve ora è tutto un altro giocatore

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Antonio Candreva non venne riscattato ai tempi di Zaccheroni, con i bianconeri segnò i primi gol in serie A: ora all’Inter è al top della carriera

Nel 2010 Antonio Candreva aveva 23 anni e la Juventus rappresentò per lui la sua prima grande chance in una “big”. Non andò bene. Nè per lui, nè per i bianconeri. E probabilmente all’epoca nessuno si aspettava che gli sarebbe stata concessa un’altra occasione, che sarebbe arrivato a vestire stabilmente la maglia della nazionale e quella dell’Inter. Era la Juventus di Zaccheroni, Felipe Melo e Diego. Candreva fece solo 6 mesi a Torino, in chiaroscuro, facendo intravedere buone cose, che però non bastarono per la riconferma a fine anno. Dopo tanta gavetta (giovanili nella Lodigiana, Ternana e poi Udinese), la dirigenza bianconera scelse lui nel mercato invernale per supportare una squadra in crisi di risultati. Ora da ex ritorna allo Stadium, ma si tratta in pratica di un altro giocatore.

Antonio Candreva ha messo su muscoli e chili, quando arrivò alla Juve era reduce da una grande annata in B,dove aveva trascinato il Livorno alla promozione, ma non aveva ancora mai segnato nella massima serie. I primi sei mesi in maglia amaranto si fece conoscere come promessa, poi alla Juve arrivarono anche i gol. L’esordio, nell’ultima panchina di Ciro Ferrara prima dell’esonero, fu contro la Roma, la sua squadra del cuore. Un mese dopo segnò il gol vittoria a Bologna (era il febbraio 2010) e poi il 14 marzo con un gran tiro dalla distanza (quello che diventerà il suo marchio di fabbrica) timbrò il cartellino in un Juventus-Siena 3-3.

Ma adesso Antonio Candreva è anche un altro tipo di giocatore. Con Zaccheroni alla Juve ricoprì quasi tutti i ruoli del centrocampo: esterno destro nel 4-4-1, trequartista (assieme a Diego) alle spalle dell’unica punta, ala d’attacco nel 4-2-3-1 e anche interno di metacampo. Il passaggio completo da trequartista puro ad ala offensiva arriverà più tardi, passando ancora per la gavetta a Parma e Cesena. Poi l’esplosione con la Lazio e il passaggio all’Inter. Il tecnico Pioli, uno che lo conosce molto bene, lo piazzerà a destra nel tridente alle spalle di Icardi con probabilmente Brozovic e Perisic. Il 4-2-3-1, oltre che il modulo del momento, sembra anche essere quello giusto per inglobare al meglio Candreva. Da scarto Juve a pericolo da tenere sott’occhio.

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