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Atletico Juventus: primo precedente in Coppa delle Fiere 1964
I bianconeri, primi nel girone di Champions, affrontano i Colchoneros secondi nel girone A: non è la prima volta
Il Wanda Metropolitano ospiterà la finale di Champions League 2018/2019 e i bianconeri scenderanno in campo, proprio nell’impianto degli spagnoli, per l’andata degli ottavi di finale.
Non è la prima volta che la Juventus affronta l’Atletico Madrid fuori casa. Il primo match in casa degli avversari, infatti, fu disputato il 1 gennaio del 1964 in vista del ritorno degli ottavi di finale della Coppa delle Fiere. Il match fu vinto per 2-1 con i gol di Dell’Omodarme e di Menichelli, mentre per i Colchoneros il gol fu di Beitia.
La Juventus era andata vicino alla goleada con due reti sbagliate di Nené. A mezz’ora dalla fine sembrava che l’Atletico potesse arrivare allo spareggio e giocare i supplementari (all’epoca ancora non c’era la regola del gol in trasferta), ma non fu così. Con una grande prestazione la Juventus riuscì a superare il turno, mentre il pubblico di casa fischia il Presidente Barroso, il quale, venti giorni dopo, lascerà il posto a Vicente Calderon destinato a rimanere alla guida del club per 21 anni
La squadra era all’epoca allenata da Eraldo Monzeglio e tra i giocatori più rappresentativi vanno menzionati il portiere Anzolin, Dino Da Costa, Del Sol e Nenè. Si giocò al Santiago Bernabeu, di fronte a 50mila spettatori molti dei quali favorevoli ai colori bianconeri perché tifosi del Real e non dell’Atletico. Nei quarti i bianconeri sarebbero stati estromessi dalla Real Saragozza, poi vincitrice della Coppa.
Hurrà Juventus racconta così il match: «La vittoria della Juventus, poiché il foot-ball è un gioco strano ed imprevedibile, sarebbe potuta arrivare per tante strade. Ha scelto quella più breve. E’ stato infatti sufficiente che i bianconeri si gettassero allo sbaraglio in apertura di gara per mettere al sicuro il successo. Dopo soli cinque minuti la Juventus ha segnato il primo gol. Gori effettuava una rimessa laterale, dando la palla a Dell’Omodarme che gliel’ha restituita. Gori “cercava” poi con un lungo passaggio il centravanti Nené, nel bel mezzo dell’area spagnola. Interveniva Calleja e, sul rimbalzo, il pallone arrivava ancora a Dell’Omodarme: un tiro diagonale preciso e il portiere avversario era battuto».