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Balzarini: «Ottimismo per il rinnovo di Vlahovic? Dobbiamo fidarci di Giuntoli ma impensabile alle cifre attuali. Ecco la decisione su Pogba» – ESCLUSIVA

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Balzarini (Mediaset) in ESCLUSIVA: le dichiarazioni del noto giornalista sul momento dei bianconeri ed i temi di calciomercato Juve

Gianni Balzarini, noto giornalista di Sport Mediaset, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera e sul calciomercato Juve, fino alla Nazionale di Spalletti.

Cinque gol nelle ultime tre partite, eppure Vlahovic è il più criticato per il gol fallito contro il Cagliari. Come giudica la sua prestazione?
«Il suo momento è sicuramente positivo, lo dicono i gol che sono sette in nove partite complessive Champions compresa. Non ha mai saltato una partita perché non c’è in questo momento un sostituto di ruolo, ha saltato solo mezza partita contro il Napoli. L’errore che ha commesso lui è sicuramente stato determinante, come possono esserlo stati altri errori commessi prima di lui. Ha avuto due occasioni Koopmeiners e una Conceicao, ha avuto un’occasione anche Fagioli, ha avuto un’altra occasione Conceicao nel secondo tempo… È chiaro che il suo errore è il più eclatante, il più clamoroso, perché è stata la conclusione più facile da mettere in porta. Da fuori è facile giudicare, lui è andato d’istinto e probabilmente ha sbagliato perché ha visto Scuffet praticamente già a terra. Le critiche a Vlahovic sono assolutamente eccessive».

A che punto è la trattativa per il suo rinnovo e cosa filtra in casa Juventus?
«Dobbiamo fidarci di quello che dice Giuntoli, che dice che c’è ottimismo e che quindi il rinnovo ci sarà. Giuntoli dice questo. Poi sai, bisogna anche sempre interpretare un po’ le parole dei dirigenti che sono molto abili a districarsi in queste situazioni. La fiducia esternata da Giuntoli vuole essere anche un po’ una messa allo scoperto della situazione, cioè come dire, noi ci siamo, noi siamo disposti, se poi la cosa non va a buon fine, la colpa non è nostra ma è della controparte. Alle cifre attuali? No, è assolutamente impensabile. Ci si arriverebbe con dei bonus che poi peraltro alla Juve sono anche abbastanza facilmente raggiungibili».

L’altro “imputato” di Juve-Cagliari è Douglas Luiz. È troppo presto per parlare di flop? Lei che idea si è fatto sul brasiliano?
«Mi ricorda il de Ligt dei primi mesi, c’era una palla che vagava per l’area e andava a sbattergli sempre sul braccio ed era calcio di rigore. In altre situazioni non era stato invece fischiato il fallo da rigore per altri giocatori. Sono dei momenti così. Poi sai, dopo diventa anche facile etichettare un giocatore. Io spero che non venga etichettato perché poi gli si rende la vita ancora più difficile. Perché quando sei etichettato con la maglia della Juve, tirarsi fuori dai problemi diventa pesantissimo. Secondo me è un giocatore che forse deve capire, cerco di interpretare i pensieri di Thiago Motta, deve ancora capire cosa esattamente vuole Tiago Motta da lui, ha una mentalità diversa, è un brasiliano. Gli piace la giocata ad effetto, fa un tunnel a partita. Poi gli riescono, per carità. Tecnicamente lui è fortissimo. Probabilmente Thiago Motta preferisce più concretezza e meno fronzoli. Poi a Thiago Motta piacciono i centrocampisti che fanno anche gli attaccanti, la famosa duttilità di cui si parla. Evidentemente non vede in lui ancora questo tipo di caratteristiche, ma io sono convinto che questo giocatore può far parlare molto bene di sé».

Qual è la posizione della Juventus sul futuro di Paul Pogba?
«Da quello che filtra e da quello che si è capito un po’ dalle dichiarazioni sia di Thiago Motta che di Giuntoli, che mi sembravano praticamente identiche, è stato un grande giocatore. Motta aveva chiosato dicendo devo pensare al Cagliari e Giuntoli ha chiosato dicendo vedremo il da farsi, parleremo. Se ci fosse la volontà di tenerlo, si sarebbero espressi in maniera diversa entrambi. Si va verso la separazione».

Giuntoli ha escluso uno svincolato: la Juve interverrà a gennaio per il sostituto di Bremer? Può già fare qualche nome?
«Mi sembra la decisione più saggia, in questi casi qua non devi andare di fretta. La Juve non è corta in quel reparto, manca un po’ di qualità, è un altro discorso. Ha la possibilità comunque di schierare Danilo, che ha fatto bene sempre anche da centrale. Thiago Motta vede bene in quella posizione anche Savona, comunque c’è Gatti, c’è Kalulu, Cabal, quindi la decisione più saggia mi sembra quella adottata dalla società. Valutare come si comportano questi giocatori e la loro eventuale affidabilità nella continuità, poi da lì eventualmente intervenire sul mercato. Adesso parlare di nomi mi sembra un po’ prematuro. C’è Beukema del Bologna che Thiago Motta ha già avuto. I nomi sicuramente ci sono, è chiaro che la Juve non aspetta gennaio per capire chi prendere. Sicuramente ci saranno già dei nomi sul taccuino di Giuntoli, dopodiché a gennaio verrà valutata la situazione».

Capitolo Milik e vice Vlahovic. Anche qui si interverrà già a gennaio?
«Su Milik naturalmente la valutazione non è solo di natura tecnica, ma è essenzialmente di natura fisica, perché sembrava che il giocatore dovesse rientrare dopo la prima sosta, poi dopo la seconda sosta, ma essendo stato ri-operato i tempi si allungano. Qui forse la situazione è anche un po’ più complicata, perché se vuoi venderlo a gennaio devi trovare un acquirente che vada a rischiare su un giocatore che praticamente non gioca dall’ultima giornata dello scorso campionato. Dovranno muoversi molto bene già a gennaio, detto questo sarà difficile trovare un acquirente. Se invece poi il giocatore dovesse dare dei buoni segnali e riprendere a giocare e non farsi più male da lì alla fine della stagione allora la cosa assumerebbe dei toni diversi».

Osimhen, Sesko, Gyokeres, Boniface… Oltre a David, quale fra questi grandi bomber potrebbe diventare un obiettivo concreto per la Juventus?
«Il mercato è un festival del circo, per cui ci sono le suggestioni, le indiscrezioni e le notizie. Qui siamo ancora prima delle suggestioni secondo me, nel senso che qui siamo alle sparate e siamo oltre 80-100 milioni di valutazioni. Pensa quanti mesi mancano: bisogna ancora capire cosa farà Vlahovic, capire un sacco di cose, è veramente molto, molto prematuro adesso azzardare dei nomi per l’attacco della Juve. Perché poi se resta Vlahovic è lui la prima punta e verrà preso in sostituto. Se Vlahovic non dovesse prolungare il contratto allora sì, si potrebbe andare su altri profili di peso notevole. Però è ancora tutto molto in stand by. Dipende da Vlahovic».

Infine sulla Nazionale: condivide le ultime scelte di Spalletti? Per la Juve spiccano in particolare le esclusioni di Gatti ed ancora una volta Locatelli.
«Sono scelte, sono scelte di Spalletti. È chiaro che secondo me entrambi avrebbero meritato la Nazionale, ma al tempo stesso dico meglio per Thiago Motta che restino come Vlahovic alla Continassa ad allenarsi con la squadra. Le scelte di Spalletti vanno rispettate. Poi, se ti devo dare la mia opinione personale, li avrei convocati entrambi, perché comunque Gatti è cresciuto moltissimo anche mentalmente da quando Thiago Motta gli ha dato la fascia di capitano. E Locatelli è sotto gli occhi di tutti, è quasi sempre tra i migliori in campo, quindi è un ragazzo che ha ritrovato serenità, forse perché sgravato da quei compiti di regista che non gli appartenevano. Locatelli è il vero nuovo acquisto della Juve assieme a Fagioli che è rientrato dopo la squalifica. Fiducioso? Sì, credo che tutto sommato Spalletti sia stato bravo a lasciarsi alle spalle tutte le critiche giustamente ricevute dopo l’Europeo. Mi sembra che le ultime due partite siano state molto ben giocate, al di là dai risultati ottenuti, Chiaro che, come tutti, si chiedono sempre ulteriori verifiche, quindi vedremo cosa farà la Nazionale nei prossimi impegni».

Si ringrazia Gianni Balzarini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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