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Bargiggia: «Pogba vuole rimanere alla Juve. Chiesa e Vlahovic…» – ESCLUSIVA

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Bargiggia in ESCLUSIVA: «Pogba vuole rimanere alla Juve. Chiesa e Vlahovic…». Le parole del giornalista sul mercato dei bianconeri

Paolo Bargiggia, noto giornalista, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi di mercato, e non solo, in casa bianconera.

Nelle ultime ore sono esplose le voci dopo il viaggio di Pogba in Arabia Saudita. C’è qualcosa di concreto?
«Il viaggio di Pogba in Arabia Saudita non è la prima volta che avviene. C’è da credere in questo caso alla spiegazione di tipo religioso, perché lui è musulmano. La Juve lo sapeva, poi è chiaro che si è fatto fotografare nel centro dell’Ittihad alimentando le voci. Sicuramente lui ha ricevuto delle proposte, ma la Juventus non ne sa ancora nulla. Secondo me è presto per ipotizzare una sua uscita dalla Juve. Penso che lui, se avesse la certezza di star bene e recuperare, vorrebbe provare a farsi un anno alla Juventus. Poi è chiaro che se dovesse faticare, se non torna titolare, potrebbe lasciare la Juve».

Da Pogba a Milinkovic: il serbo è davvero ad un passo dall’Al-Hilal?
«Sì. Alla luce della situazione di Pogba la Juve ha il dovere di non farsi trovare impreparata per un possibile sostituto, che sarebbe stato Milinkovic-Savic se fosse partito il centrocampista francese. E invece parte Milinkovic per l’Arabia Saudita».

Con l’addio a Milinkovic aumentano anche le percentuali di permanenza di Pogba?
«Teniamo presente che Savic non era l’unica mezzala nel mirino. A Giuntoli piace molto Koopmeiners dell’Atalanta, però ha una quotazione più alta di quella potenziale di Milinkovic-Savic e sappiamo quanto sia difficile comprare dal club bergamasco».

Per Chiesa e Vlahovic, invece, si muove qualcosa? La Juve potrebbe addirittura cedere entrambi?
«In questa fase del mercato ancora non si muove nulla su Chiesa e Vlahovic. Però confermo che alla Juve sono tutti sul mercato a determinate cifre. La filosofia di quest’anno è di fare più cessioni possibili e più risparmi possibili di stipendi alti ed avvicinarsi ad una quota ideale di 100 milioni di ricavi. Ma non per reinvestirli tutti sul mercato, al massimo per investirne una parte se ce ne fosse bisogno. In questo caso, qualora partissero Chiesa e Vlahovic, è ovvio che sono preparati e hanno in testa dei sostituti. Il mercato degli attaccanti è ancora bloccato, Osimhen, Kane, Kolo Muani non si sono ancora mossi. Quindi su Vlahovic per il momento non ci sono trattative o proposte. Chiesa è valutato 60-70 milioni, Vlahovic 80-90, per entrambi credo che si debba aspettare. Ma non solo loro quelli più sul mercato: ci sono Arthur, Zakaria, McKennie, c’è Ranocchia, conteso tra Empoli e Monza, poi Bonucci e Alex Sandro».

Proprio su Bonucci, che è in scadenza nel 2024. Rimarrà alla Juve?
«La Juve spera che trovi una sistemazione. È chiaro che Bonucci può avere mercato solo in Arabia Saudita, Stati Uniti eccetera, perché ha un ingaggio molto alto di 6,5 milioni. Queste trattative comunque le portano avanti gli agenti e quando sono vicini e d’accordo ne parlano con la Juve in questo caso».

È iniziata l’era Giuntoli e si parla già di Spalletti. È uno scenario possibile per il 2024?
«Parlare adesso di Spalletti mi sembra un po’ fantacalcio. Anche perché Allegri ha la possibilità di riscattarsi e ha ancora due anni di contratto. Bisognerà vedere come risponderà a questo cambio di gestione voluto da Giuntoli».

Che stagione si aspetta dalla Juve di Allegri? Sarà di nuovo in lotta per lo Scudetto?
«Io credo che potrà fare sicuramente meglio dell’anno scorso perché la volontà e la forza di Giuntoli è quella di cercare di togliere pressione all’allenatore e togliere paura alla squadra. E non dare la sensazione di dover vincere a tutti i costi. Da questa cosa potrebbe derivarne un allenatore più sereno e disteso e una squadra più coraggiosa in campo e con meno paura. La Juventus ha una buonissima rosa, quindi io ho una visione abbastanza fiduciosa del nuovo corso che hanno intrapreso con Giuntoli. Porterà una nuova filosofia di lavoro, maggiore serenità e maggiore aiuto ad allenatore e giocatori».

Si ringrazia Paolo Bargiggia per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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