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Barrenechea verso l’esordio derby: 10 curiosità sul talento che può lanciare Allegri

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Chi è ENZO BARRENECHEA: gioiellino argentino che ha bruciato le tappe - "New Generation"

Barrenechea verso l’esordio derby: 10 curiosità sul talento che può lanciare Allegri nella sfida Juve Torino dell’Allianz Stadium

Chissà se Massimiliano Allegri, nel turbinio di pensieri che hanno invaso la sua mente prima di Juve Torino, ne ha avuto uno ben chiaro: Enzo Barrenechea. Il centrocampista classe 2001 è una concreta idea di Max per rimpiazzare lo squalificato Manuel Locatelli nel derby della Mole di questa sera all’Allianz Stadium: Paredes appare il sostituto naturale di Loca, ma Allegri sarebbe pronto a lanciare dal primo minuto Barrenechea, al debutto in Serie A. 10 curiosità per conoscere il talento bianconero.

1. Gli inizi

Classe 2001, 22 anni da compiere a maggio, Enzo Barrenechea nasce in Argentina, a Villa Maria, cittadina situata a 150 chilometri a sud di Córdoba (sì, la stessa di Paulo Dybala). Cresce calcisticamente nel Sarmiento, dall’età di 7 anni fino ai 13, dove si sposta all’Universitario. Il salto poi è importante: Newell’s Old Boys, stesso club nel quale è cresciuto Lionel Messi. Altro trampolino di lancio per un altro grande cambiamento, che nel 2019 lo porta in Europa, precisamente in Svizzera, al Sion. Ultima tappa, questa, prima del definitivo passaggio in Italia, nel gennaio 2020, alla Juventus.

2. L’arrivo alla Juventus

Esattamente il 31 gennaio 2020, la Juve ha ufficializzato l’acquisto di Enzo, che viene aggregato inizialmente nella Juve Primavera di Lamberto Zauli. Ma è una stagione, quella, fortemente condizionata dall’emergenza Covid, che interrompe prematuramente il primo anno di Barrenechea a Torino: 5 presenze in bianconero, per un totale di 151 minuti.

3. Fagioli, ancora tu?

Non si può non parlare di segno del destino. Perché: Barrenechea ha esordito con la maglia della Juventus il 15 febbraio 2020, in un derby d’Italia della Primavera contro l’Inter. Schierato in campo al posto di Ahamada nel secondo tempo, Enzo ha preso posizione vicino a Nicolò Fagioli. Proprio quel Fagioli che questa sera potrebbe giocare al suo fianco in un altro esordio, questa volta in prima squadra. Curioso, no? O meglio, fondamentale per sottolineare il grande lavoro svolto nel settore giovanile.

4. L’amicizia con Soulé

Nelle istantanee della Juventus, nei video e retroscena dietro le quinte, Barrenechea è sempre in coppia con Matias Soulé. I due sono molto amici, condividono molto tempo insieme: Mati sta aiutando parecchio Enzo nel suo inserimento in prima squadra. Nonostante sia un 2003, è aggregato da più tempo in pianta stabile con i big di Allegri, per questo motivo è una figura importante per lui tra allenamenti e partite. Parlano la stessa lingua, anche con i piedi nel rettangolo di gioco direbbero i più bravi. Piccolo spoiler: fu proprio Soulé ad “ufficializzare” l’arrivo di Barrenechea a Torino, prima ancora dell’annuncio della Juve. Attraverso una fotografia nello spogliatoio, questa:

barrenechea soule

5. L’infortunio

Quando stava trovando continuità in Primavera, nel suo secondo anno a Torino, Barrenechea ha dovuto subire un altro stop forzato, questa volta causa infortunio. Il 24 maggio del 2021, dopo il problema rimediato pochi giorni prima contro il Genoa in campionato, Enzo si è sottoposto ad esami al J Medical che hanno evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, con associata lesione di basso grado del legamento collaterale. L’inizio di un lungo calvario tra terapie, piccoli passi per il rientro, e tanto lavoro per riassaporare presto il campo. La realtà è che Barrenechea ci mette 273 giorni a tornare: una notizia incredibile per la Juve, che riabbraccia il suo centrocampista il 22 febbraio 2022 contro il Seregno, quando veste già la maglia della Seconda squadra.

6. Infallibile dal dischetto

Una skill nel curriculum dell’argentino è sicuramente la sua freddezza dagli undici metri. Degli 11 gol realizzati alla Juve tra Primavera e Next Gen, Barrenechea ne ha messi a segno 7 su calcio di rigore. Quando posiziona il pallone sul dischetto, Enzo dimostra una tale tranquillità che lo porta sempre a segnare. È lui, infatti, il rigorista della squadra di Brambilla, così come lo è stato in Primavera.

7. Dall’esordio alla titolarità in Serie C

Barrenechea brucia le tappe anche in Serie C. Il primo gettone tra i professionisti con la Juventus Next Gen, allora Under 23, risale al 25 ottobre 2020, con l’argentino che all’88’ prende il posto di Troiano nella trasferta con la Lucchese. Conclude quella stagione (quella dell’infortunio a maggio) con 3 apparizioni totali in Seconda squadra. Il lungo stop per il crociato lo porta a salire poi direttamente in Next Gen, dall’annata 2021/22, con 13 presenze e 2 gol. In questa stagione con Brambilla, invece, è diventato un punto di riferimento: ritrovata condizione e continuità, Enzo ha preso per mano la squadra con 26 presenze totali fin qui, 4 gol 2 assist. Contando, comunque, la continua spola tra prima e Seconda squadra.

8. Fiducia del club: è rinnovo

La fiducia della Juventus confermata attraverso un gesto, importante: quello del rinnovo di contratto. Il 3 ottobre 2022, infatti, il club bianconero ha annunciato il prolungamento del suo regista fino al 30 giugno 2026. Un segnale chiaro di come la Vecchia Signora punti fortemente sul suo giocatore, blindandolo con un nuovo contratto dopo il grande percorso di maturazione (e di resilienza) compiuto.

9. La prima volta con i big

Juve-Torino segnerebbe il debutto di Enzo in Serie A, ma non quello assoluto in prima squadra. Ha già tagliato, infatti, il traguardo dell’esordio con i big di Allegri: Juventus-Psg in Champions League, 2 novembre 2022. Al minuto 88, sul risultato di 2-1 per i francesi (poi definitivo), Max lancia in campo Barrenechea e Barbieri, facendo assaporare loro la ‘prima volta’ all’Allianz Stadium, in Champions, in prima squadra. Niente male.

10. Gli idoli

Barrenechea ha studiato diversi giocatori nel corso della sua giovane carriera: movimenti da imitare, ‘rubare’ e riproporre in campo. Da Xavi e Iniesta ad esempio, modelli al Barcellona. Ma il suo idolo resta uno solo, Lionel Messi. Così dopo averlo visto dal vivo, avversario in campo in quel Juve Psg: «L’ho sempre visto per la televisione. È il mio idolo, e non ho potuto fare altro che ammirarlo. Sono molto felice».

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