News
Il segreto di Bentancur, baby talento già cresciuto
Rodrigo Bentancur non è più una sorpresa: incoronato da Allegri, ora il bianconero si è preso anche la Nazionale. Classe ’97, è un “giovane-vecchio”. Ecco perchè
Lo ha già detto Allegri, che con lui ha un rapporto di lavoro quotidiano. «Di testa è più avanti degli altri». Facendo il paragone con un certo Federico Bernardeschi, tre anni più vecchio e costato la bellezza di 40 milioni. Ma sono solo numeri, perchè quello che conta è la testa, per l’appunto. E non era intenzione di Max quella di sminuire il talento (incontestabile) di “Berna”. Semmai l’esatto opposto, spronarlo a raggiungere uno status che appare per ora ancora all’orizzonte. Una condizione che è prima di tutto di vita, fatta di esperienze, momenti e bagagli culturali. Quel qualcosa che ci si porta sempre dietro.
In questo sta il segreto di Rodrigo Bentancur. Un ragazzo di 20 anni che candidamente ammette che «la Champions è di un altro pianeta». Se però vieni buttato nella mischia titolare al Camp Nou vuol dire che hai tutte le qualità per adattarti il più presto possibile. Perchè quando Allegri dice che «è più avanti degli altri» si riferisce proprio a questo.
Ci sono tutta una serie di esperienze che fanno di Rodrigo Bentancur il mediano che è oggi. Un mediano “d’esperienza”, perchè sì anche a 20 si può essere esperti. I numeri che contano sono altri. Tutto nel passato del giovane-vecchio Rodrigo. Conta ad esempio tantissimo il numero 13, gli anni che aveva quando prese le valigie e lasciò definitivamente il suo paese, l’Uruguay. Direzione Buenos Aires, dove da minorenne avrebbe poi affrontato l’inferno della Bombonera. Pesa anche tanto il 10, l’ età a partire dalla quale comincia a vivere della solo nella “carbonera”, la pensione del Penarol. Questo, per un ragazzo sbarcato quest’estate dall’Oceano, vuol dire essere «avanti».