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Bernardeschi: «Bologna gara fondamentale. Chi vince dà fastidio»

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Federico Bernardeschi ha parlato ai microfoni di Sky Sport tornando sulla vittoria con l’Inter e proiettandosi alla gara con il Bologna

Dalla vittoria con l’Inter alla prossima gara con il Bologna: molti sono temi toccati da Federico Bernardeschi nell’intervista a Sky Sport. Ecco le dichiarazioni dell’esterno bianconero: «Ci ho sempre creduto e ci abbiamo creduto tutti, perché alla fine quando hai delle sensazioni, quando hai delle emozioni mentre giochi è perché si forma un qualcosa di speciale che ti porta a credere di fare una cosa che tutti gli altri non pensano. Invece tutti insieme, tutti uniti ci abbiamo creduto e alla fine abbiamo portata a casa una partita tosta, una partita difficile. Però l’importante è averla vinta».

POLEMICHE  – «Noi pensiamo a lavorare e ai nostri obiettivi e siamo concentrati al 100% sul campo. Ognuno tifa la propria squadra e quella che vince di più dà fastidio, credo faccia parte del gioco. Per me tutto quanto si dice fuori dal campo al massimo è uno stimolo in più per raggiungere ogni obiettivo».

ASTORI «Ho lasciato tanti amici a Firenze e dopo la partita è capitato di scambiarci qualche messaggio, anche di ringraziamento. Faccio i complimenti alla Fiorentina che sta facendo una grande stagione e che ha avuto la forza di superare momenti difficili come la scomparsa di Davide Astori. Per me era un amico, un leader e mi ha dato consigli importanti per crescere. Ho passato due anni e mezzo con lui e sono stato onorato di averlo conosciuto, di aver giocato con lui».

BOLOGNA – «È una partita fondamentale, da affrontare con la testa lucida e la voglia di vincere . È un periodo con tante partite importanti, siamo sereni, concentrati e determinati sui prossimi obiettivi. Non ci siamo mai depressi né esaltati a seconda dei momenti, ma abbiamo continuato a lavorare con i piedi per terra e in questo modo i risultati arrivano. Non è scontato, ma con il sacrificio è più facile raggiungerli. Mi sento maturo Durante quest’anno sono cresciuto come calciatore e come uomo e a 24 anni è normale che sia così e sono contento. Se sogno un finale di stagione targato Bernardeschi? Spero sia un finale targato Juve!».

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