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Bernardeschi: «Il derby conta sempre. Allegri mi bacchetta, CR7 il mio stimolo»

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Il numero 33 della Juventus parla in avvicinamento al derby della Mole col Torino, facendo un bilancio sulla stagione. Le parole di Federico Bernardeschi

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Federico Bernardeschi ha parlato a 2 giorni dal derby contro il Torino. Alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.

RONALDO – «Cristiano ha dato qualcosa in più a chiunque sia entrato in contatto con lui: un campione in uno spogliatoio porta anche la sua storia e ciò che ha vinto. Anche solo vedendolo allenarsi, impari cose da inserire nel tuo bagaglio. Ronaldo può fare ombra o trasformarsi in stimolo: io ho seguito la seconda via, cercando di afferrare in silenzio tutto ciò che vedevo».

DERBY – «Il derby conta sempre e vogliamo vincerlo. Non mi stupisce vedere il Toro lassù, ha sempre avuto grandi potenzialità. Mi piacerebbe che Torino avesse due club in Europa: sarebbe un bello spot. In città ora c’è un’atmosfera diversa, mi divertono i tifosi granata che mi fermano per dirmi che vinceranno: è rivalità sana. Tra l’altro, questa gara arriva in un momento particolare, tra l’anniversario di Superga e tensioni tra i tifosi: sarebbe bello che gli stadi diventassero finalmente esempi positivi».

CHAMPIONS – «Ogni squadra che arriva tra le prime 8 ha il potenziale per vincere. All’Ajax sono abituati a giocare insieme fin dalle giovanili, qualcosa che in Italia manca: da noi ci vuole in generale più coraggio. Lì si esordisce a 16 anni, qui a 20 e si parte già con un ritardo di 4… Il bello è che l’anno prossimo possiamo già rifarci: ogni stagione iniziamo sapendo di poter vincere. Non credo di aver dato troppo prima e poco dopo: ho visto una grandissima partita e un’altra buona, in cui tutti noi abbiamo avuto difficoltà. E l’Ajax ha meritato di andare avanti».

MATURAZIONE – «Sono molto felice perché mi sono completato, anche se ho segnato meno. Un giocatore moderno deve coltivare tutte le sue caratteristiche per diventare migliore. E saper fare più ruoli non è un limite, dà più possibilità al mister e alla squadra. Però devo essere più lucido davanti alla porta: alla Fiorentina giocavo solo in avanti, qui non posso più farlo e spendo più energie. Allegri bacchetta tutti, fa un casino… So che devo far meglio mentalmente e so che lo fa perché mi stima molto e pensa possa dare di più».

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