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Bernardeschi: «Sono orgoglioso di essere alla Juve»

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Il trequartista ex Fiorentina ha raccontato il suo entusiasmo per questi suoi primi mesi trascorsi alla Juventus

L’avventura di Federico Bernardeschi alla Juventus è iniziata con l’enigma relativo alla 10: dato che nessuno tra i bianconeri indossava quel numero di maglia, infatti, si presupponeva che proprio il neo acquisto proveniente dalla Fiorentina potesse reggere la responsabilità di addossarsi  quel numero sulle spalle. Bernardeschi ha però rifiutato tale proposta e facendolo ha dato grande prova di maturità, dicendo che solo dimostrando il proprio valore a Torino avrebbe guadagnato i meriti per indossare la 10.

LE SUE PAROLE – Bisogna ammettere, in effetti, che la disciplina del ragazzo si è vista anche in questo primo scorcio di stagione alla Juve: nessun muso lungo, nessuna parola fuori luogo nonostante le ripetute panchine a cui l’ha costretto Allegri ma, anzi, nella prima occasione in cui è stato chiamato in causa dal 1′ ha giocato una partita importante, andando anche in rete contro l‘Atalanta. «Sono orgoglioso di far parte di questa squadra – racconta Bernardeschi – perché è uno dei top club in Europa. La panchina, sinceramente, mi sta facendo crescere: non è giusto pretendere di arrivare qui e pensare di essere subito titolari, ho dei compagni di squadra che mi stupiscono in termini di mentalità e professionalità ed è normale che io debba trascorrere un periodo di adattamento imparando anche da loro». Il trequartista, inoltre, è tornato sul suo passato in viola, punzecchiando un po’ i suoi ex tifosi: «Devo dire grazie alla Fiorentina per avermi fatto crescere, ma ora io sono un giocatore della Juventus e loro si possono coccolare Chiesa: se ci fosse un rigore contro la Fiorentina lo tirerei».

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